La terza economia dell’eurozona fa molto affidamento sul gas russo, ma ha cercato nuove fonti dall’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, incluso un accordo per aumentare le forniture dall’Algeria.
Parlando davanti al Senato, Draghi ha affermato che il suo governo sta anche cercando di aumentare la sua produzione di energia rinnovabile, anche “distruggendo le barriere burocratiche” agli investimenti, dicendo che è “l’unico modo” per liberare l’Italia dall’importazione di combustibili fossili.
“Il governo stima che potremo renderci indipendenti dal gas russo nella seconda metà del 2024”, ha detto ai legislatori, aggiungendo che i “primi effetti” di questo piano sarebbero visibili entro la fine di quest’anno.
Ad aprile, il ministro italiano per la transizione ambientale Roberto Cingolani ha stimato che il Paese non avrebbe più bisogno del gas russo entro 18 mesi, a seguito di una precedente previsione secondo cui potrebbero volerci fino a tre anni.
Nel 2021, il 40 per cento del gas naturale importato dall’Italia proveniva dalla Russia.
Draghi ha ribadito il suo forte sostegno alle sanzioni dell’UE contro Mosca, incluso il divieto alle importazioni di petrolio russo, sebbene l’Ungheria lo stia attualmente ostacolando.
“Dobbiamo continuare a fare pressione sulla Russia attraverso sanzioni, perché dobbiamo portare Mosca al tavolo dei negoziati”, ha affermato.
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