Si dice che Materella abbia firmato un contratto di locazione per la residenza romana, che ha scatenato un acceso argomento politico.
Il presidente italiano Sergio Materella si trasferirà in un appartamento a Roma dopo che il suo mandato di sette anni scade il 3 febbraio 2022.
Il capo dello Stato ottantenne ha firmato un contratto di locazione per affittare un appartamento in una zona residenziale non lontana dal centro della città, tra i quartieri Pario e Salario Trieste, riporta il quotidiano italiano. L’Espresso.
Qualche settimana fa, Matterella ha lasciato lo stesso appartamento che aveva visto con sua figlia Laura senza parlare con il proprietario della casa quando ha aperto la porta di casa al presidente italiano.
Dire che Matterella sarà “ridotta” è un enorme eufemismo.
La sua attuale residenza è Palazzo Guerrero, il sesto palazzo più grande del mondo, che copre una superficie di 110.500 metri quadrati, ed è la casa di Matrella da quando è diventato presidente nel 2015.
La futura casa di Matterella è di 120 metri quadrati, 20 volte più grande della Casa Bianca e un terzo di Buckingham Palace.
Il prossimo presidente d’Italia
Si dice che Matterrella abbia firmato l’affitto dell’appartamento – portando avanti un tema politico scottante a Roma – chi sarà il prossimo presidente dell’Italia?
Giovedì sera Mattarella ha detto di aver concordato con i suoi predecessori Giovanni Leone e Antonio Segni che la presidenza italiana dovrebbe essere solo un mandato.
L’attuale premier italiano Mario Draghi è stato a lungo citato come un precursore del passaggio a Guerrero quando Matterella se ne va.
Ma c’è una forte volontà tra l’establishment e il popolo italiano in generale che sia Drake che Matterella debbano continuare nei loro ruoli attuali.
La teoria più popolare è che Matterella potrebbe cercare un secondo mandato come primo ministro per sovrintendere al fondo di recupero post-epidemia dell’UE di oltre 200 200 miliardi di euro, con l’ex capo dell’ECP Dra டிரi come primo ministro.
Draghi gode di rispetto nell’arena internazionale ed è orgoglioso di essere guidato da riforme tanto necessarie e integrato – anche se temporaneamente – dai partiti politici generalmente divisi in Italia.
Il primo ministro non politico, tuttavia, è visto come improbabile che si immerga nell’austerità della campagna elettorale, così come il fatto che Matherella non sarà più queer dopo gennaio.
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