Il leader anarchico italiano imprigionato entra nel 100° giorno di sciopero della fame

ROMA, 27 gennaio (Reuters) – Il leader anarchico italiano imprigionato Alfredo Caspido è entrato venerdì nel centesimo giorno del suo sciopero della fame mentre gli avvertimenti che la sua vita era in pericolo si sono moltiplicati.

Il 55enne sta combattendo la detenzione sotto il rigido regime del “41 bis”, che di solito è riservato a boss mafiosi di alto rango come il recentemente arrestato Matteo Messina Tenaro.

Le regole di isolamento impediscono ai detenuti di comunicare con gli affiliati. I prigionieri sono tenuti in piccole celle con videosorveglianza in funzione in ogni momento.

Caspido sta scontando una pena per l’uccisione non mortale del 2012 di un direttore di una centrale nucleare e per un doppio attentato del 2016 in un’accademia di polizia.

Fino all’inizio di gennaio è sopravvissuto bevendo acqua e integratori, ma ha smesso di prenderli. Ora vive di acqua, zucchero e miele.

Mauro Palma, difensore civico nazionale per i detenuti, ha affermato che Cospito dovrebbe essere rilasciato “urgentemente” dal suo carcere in Sardegna a causa delle strutture sanitarie inadeguate.

Palma ha detto di aver “rotto il silenzio” sulla questione dopo settimane di monitoraggio delle condizioni del detenuto tra segnalazioni secondo cui le sue condizioni si stavano deteriorando.

Giovedì, l’avvocato e il medico di Kaspido hanno dichiarato di aver perso più di 40 kg (88 libbre) e di essersi rotto il naso dopo essere caduto sotto la doccia e sanguinare copiosamente.

Il detenuto ha difficoltà a camminare, usa una sedia a rotelle e indossa diverse paia di pantaloni e maglioni per riscaldarsi, ha detto la dottoressa Angelica Milia.

“Quest’uomo sta morendo”, ha scritto l’ex deputato e attivista per i diritti umani Luigi Manconi in un editoriale sul quotidiano La Stampa, che ha invitato Papa Francesco a intervenire.

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Caspito ha impugnato la sua sentenza “41 bis” davanti alla massima Corte di Cassazione italiana, ei giudici hanno fissato l’udienza per il 7 marzo.

Inizialmente, l’avevano programmato per il 20 aprile, ma la data è stata anticipata dopo che Milia ha detto che la sua paziente sarebbe morta per allora.

Due settimane fa, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha dichiarato in un comunicato di seguire il caso “con grande attenzione”.

Nordeo ha affermato che Caspido è stato posto sotto il regime del “41 bis” a maggio dopo aver inviato messaggi dal carcere invitando i compagni anarchici a continuare la loro lotta armata.

Caspito resiste anche alla richiesta dei pubblici ministeri di estendere la sua condanna per gli attentati da 20 anni all’ergastolo, senza possibilità di libertà condizionale.

Il suo caso ha attirato l’attenzione oltre l’Italia. Il mese scorso un gruppo anarchico greco ha dato fuoco alla casa di un ambasciatore italiano, sostenendo che si trattava di un atto di solidarietà con Cospito.

Segnalazione di Alvis Armellini, montaggio di Angus MacSwan e Alistair Bell

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