Il governo italiano sta lavorando per ridurre l’influenza cinese su Pirelli

Venerdì il governo italiano ha dichiarato di aver adottato misure per limitare l’influenza della cinese Sinochem sul produttore di pneumatici Pirelli, inclusa una maggioranza qualificata obbligatoria per le decisioni strategiche prese dal consiglio di amministrazione della società. La decisione di Roma arriva dopo che Sinochem, il maggiore azionista di Pirelli con una quota del 37%, ha notificato al governo italiano a marzo l’intenzione di aggiornare il patto parasociale esistente con Camfin, l’auto di proprietà dell’amministratore delegato di Pirelli Marco Tronchetti Provera.

L’amministrazione del premier Georgia Meloni ha esaminato l’accordo secondo regole di “golden power” finalizzate alla tutela di asset ritenuti strategici per il Paese, in un momento in cui i rapporti tra Cina e Paesi occidentali sono entrati in una fase tesa. Non è stato possibile raggiungere Sinochem per un commento, mentre Pirelli ha rifiutato di commentare.

Fonti avevano precedentemente riferito a Reuters che il governo era preoccupato per la crescente influenza di Sinochem su Pirelli, perché l’accordo proposto avrebbe consentito al gruppo cinese di nominare più membri del consiglio e possibilmente selezionare dirigenti Pirelli in futuro. La Roma ha detto venerdì di aver imposto prescrizioni volte a tutelare l'”indipendenza” di Pirelli, compreso il requisito che “alcune” decisioni strategiche del suo consiglio richiedano l’approvazione di almeno l’80% degli amministratori.

Il governo, affermando di aver accettato alcune delle proposte avanzate da Sinochem per rispondere alle sue preoccupazioni, ha elencato misure specifiche per proteggere la tecnologia di cyber-sensing che potrebbe essere integrata nei pneumatici Pirelli. “L’importanza di tale tecnologia può essere identificata in una varietà di settori: automazione industriale, comunicazione da macchina a macchina, apprendimento automatico, produzione avanzata, intelligenza artificiale, tecnologie di sensori e attuatori critici, big data e analisi”, ha affermato il governo. .

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Fondata nel 1872, Pirelli è una delle aziende italiane più riconoscibili. È specializzata in pneumatici di alta qualità per case automobilistiche premium come Ferrari, Porsche e BMW ed è l’unico fornitore di auto di Formula 1. Modifiche necessarie

Il governo Meloni si è astenuto dall’imporre condizioni più severe a Sinochem, incluso il blocco dei suoi diritti di voto in Pirelli. Tuttavia, i suoi requisiti costringeranno Sinochem e Camfin a modificare il patto parasociale. Il gruppo cinese all’inizio di quest’anno ha confermato i suoi piani per rimanere un investitore a lungo termine in Pirelli.

La società italiana nominerà un nuovo consiglio di amministrazione in un’assemblea degli azionisti il ​​31 luglio, con l’attuale vicepresidente esecutivo Giorgio Bruno destinato a diventare il nuovo amministratore delegato e Tronchetti Provera a rimanere vicepresidente esecutivo. Tronchetti Provera è alla guida di Pirelli dal 1992.

La mossa del governo italiano per ridurre la presa di Sinochem sul produttore di pneumatici precede un’altra importante decisione sul rinnovo della partnership di Roma con Pechino nella Belt and Road Initiative (BRI). L’Italia nel 2019 è diventata il primo e finora unico paese del G7 ad aderire all’iniziativa molto ambiziosa della Cina, che secondo i critici potrebbe consentire a Pechino di ottenere il controllo delle tecnologie sensibili e delle infrastrutture critiche.

La Belt and Road Initiative prevede di ricostruire l’antica Via della Seta per collegare la Cina con l’Europa con massicce spese infrastrutturali.

(Questa storia non è stata modificata dallo staff di Devdiscourse ed è stata generata automaticamente da un feed sindacato.)

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