Anche l’Economic Sentiment Index (IESI), che indica il clima di fiducia delle imprese, ha mostrato un calo da 110,4 a 108,7. Ciò indica una visione alquanto pessimistica dell’economia da parte della comunità imprenditoriale.
Il manifatturiero non è sfuggito alla tendenza generale, con la fiducia in calo da 102,8 a 101,4. In calo sia le previsioni di produzione che le valutazioni del portafoglio ordini, con i relativi saldi che passano rispettivamente da 6,1 a 4,3 e da -8,6 a -10,6. Si osserva un leggero aumento del volume delle scorte, il cui saldo passa da 4,3 a 4,6.
L’Italia ha visto il suo indice di fiducia dei consumatori scendere da 105,5 a 105,1 a maggio. Il clima economico ha mostrato un leggero miglioramento, ma altre componenti si sono allentate. In calo anche l’indice del sentiment economico dell’Istat, che indica una prospettiva pessimistica da parte delle imprese. I settori manifatturiero e retail hanno registrato un calo della fiducia, con timori sull’andamento degli affari.
L’indice di fiducia del commercio al dettaglio è diminuito marginalmente da 112,9 a 111,6. Le aziende hanno espresso preoccupazione per le tendenze commerciali attuali e future. Il saldo dei giudizi sulle vendite correnti è sceso da 29,5 a 27,1 e le attese sul volume delle vendite future sono scese da 23,2 a 22,8. Aumentano invece le scorte di magazzino, con il relativo saldo che varia da 6,2 a 7,2.
Fashion News Desk (KD)
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