Quattro alti funzionari della sicurezza egiziana sono sotto processo per il rapimento, la tortura e l'omicidio dello studente italiano Giulio Regeni, avvenuto nel 2016. Roma Il martedì.
Dall'udienza iniziale è emerso che i quattro agenti di sicurezza non erano presenti alla seconda udienza. Il primo processo è previsto per il 2021 Si è sostenuto che non vi fosse alcuna certezza che fossero stati ufficialmente accusati della morte di Regeni.
Tutti e quattro gli imputati sono stati identificati come alti funzionari dell'Agenzia per la sicurezza interna egiziana.
Cosa sappiamo della morte di Regeni?
Regeni, che aveva 28 anni al momento della sua morte, stava conducendo ricerche per la sua tesi di dottorato al Cairo quando è stata rapita nel gennaio 2016. Il suo corpo è stato ritrovato nove giorni dopo, abbandonato vicino a un'autostrada e mostrava segni di tortura.
Sua madre ha detto che il suo corpo era così gravemente decomposto che poteva identificarlo solo guardando “la punta del suo naso”.
L'avvocato della famiglia ha detto che cinque dei suoi denti erano rotti, 15 ossa rotte e dei caratteri erano incisi sulla sua pelle.
Gli attivisti per i diritti umani hanno affermato che le ferite sul corpo di Regeni erano coerenti con le torture avvenute nelle strutture delle agenzie di sicurezza egiziane.
Dopo la morte dello studente, si è verificata una frattura nel rapporto
La morte di Regeni ha messo a dura prova i rapporti tra Italia ed EgittoI legislatori italiani accusano Il Cairo di essere ostile agli sforzi per proteggere la giustizia.
Ad un certo punto, l’Italia ha ritirato il suo ambasciatore nel tentativo di fare pressione sull’Egitto affinché collaborasse alle indagini.
Gli investigatori ritengono che Regeni sia stato rapito e ucciso dopo essere stato scambiato per una spia straniera.
Le autorità egiziane affermano che uno studente di dottorato dell'Università di Cambridge è stato vittima di rapine pubbliche.
kb/nm (AP, AFP)
“Appassionato pioniere della birra. Alcolico inguaribile. Geek del bacon. Drogato generale del web.”