I ministri dell’ambiente del G20 si incontrano in Italia tra alluvioni e incendi

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Il sottosegretario tedesco all’Ambiente Jochen Flasbarth, a sinistra, ha ricevuto il ministro della Transizione ambientale Roberto Cingolani al suo arrivo a Palazzo Reale a Napoli, in Italia, giovedì 22 luglio 2021, per partecipare alla riunione del G20 su ambiente, clima ed energia. . (Foto AP/Salvatore Laporta)

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Il sottosegretario tedesco all’Ambiente Jochen Flasbarth, a sinistra, ha ricevuto il ministro della Transizione ambientale Roberto Cingolani al suo arrivo a Palazzo Reale a Napoli, in Italia, giovedì 22 luglio 2021, per partecipare alla riunione del G20 su ambiente, clima ed energia. . (Foto AP/Salvatore Laporta)

NABLUS, Italia (AP) – Con gli incendi che infuriano negli Stati Uniti e in Russia e le inondazioni che devastano parti dell’Europa occidentale, i ministri dell’ambiente e dell’energia del Gruppo delle 20 nazioni industrializzate si sono riuniti giovedì per due giorni di colloqui in vista di una cruciale conferenza sul cambiamento climatico in Novembre.

L’Italia ospitante spera che i colloqui di Napoli aiutino a stimolare gli ambiziosi obiettivi da adottare alla conferenza COP26 di Glasgow, in Scozia, che secondo gli organizzatori rappresenta “l’ultima migliore opportunità al mondo per controllare il cambiamento climatico incontrollato”.

Gli incontri di Napoli di giovedì e venerdì si concentrano su tre temi principali: biodiversità e protezione degli oceani. Promuovere economie circolari, in particolare nei settori della moda e del tessile, e riorganizzare il sistema finanziario per promuovere lo sviluppo sostenibile.

Venerdì sono attesi un comunicato ufficiale e una conferenza stampa.

L’inviato americano per il clima John Kerry era presente al vertice di Napoli e ha avuto un primo incontro con il presentatore, il ministro dell’Ambiente italiano Roberto Cingolani.

All’inizio di questa settimana, durante una tappa a Londra durante il suo tour europeo, Kerry ha invitato la Cina ad unirsi all’America nel ridurre urgentemente le emissioni di gas serra e ha descritto le alleanze internazionali che hanno ricostruito l’Europa dopo la seconda guerra mondiale come un modello per combattere il cambiamento climatico.

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Gli incontri si svolgono mentre gli incendi devastano aree di terraferma negli Stati Uniti occidentali e in Siberia, mentre Germania e Belgio continuano gli sforzi di pulizia dopo che le piogge torrenziali hanno inghiottito diverse piccole città, uccidendo più di 200 persone. Gli scienziati affermano che mentre è difficile attribuire tempeste specifiche al cambiamento climatico, condizioni meteorologiche estreme del tipo che hanno causato inondazioni improvvise diventeranno più intense e frequenti in un mondo sempre più caldo.

Mentre molti paesi si sono impegnati a eliminare le emissioni nette di carbonio entro il 2050, il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico afferma che le emissioni devono essere ridotte di almeno il 40% entro la fine del decennio per mantenere le temperature sotto controllo.

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