In un’intervista al quotidiano italiano Corriere dello Sport, l’allenatore di tennis Riccardo Beattie Ha parlato degli ultimi eventi importanti accaduti nel mondo del tennis. Tra i temi affrontati dal tecnico italiano anche le polemiche che circondano il club Coppa Davische ha visto scendere in campo a Bologna una squadra molto diversa dalle aspettative contro Canada, Cile e Svezia.
Beatty ha spiegato: “Non capisco il dibattito su chi gioca alla Davis. L’importante è andare avanti. Le parole degli ex tennisti che non riescono a mettersi nei panni di chi gioca ai ritmi del tennis di oggi, dove ce n’è meno tempo per migliorare, fammi anche ridere.
E più rischi di infortuni. Come abbiamo visto negli ultimi due anni, l’Italia ha tanti cambiamenti e grandi potenzialità, indipendentemente da chi gioca.
L’importante è che la squadra avanzi e vinca, non appena arriva il turno dell’uno e l’uno passa all’altro.
Per me è chiaro che questi ragazzi sono tutti italiani, sono tutti patrioti e rispettano la squadra italiana. Gli atleti si trovano ad affrontare situazioni non sempre semplici. “I vecchi giocatori non giocavano con i ritmi frenetici di oggi e non hanno nemmeno la capacità di porsi certi problemi”.
Notiamo che Jannik Sinner e Carlos Alcaraz hanno saltato le partite di Coppa Davis lo scorso settembre e hanno ricevuto numerose critiche ingiuste per la loro scelta.
Detti di Riccardo Piatti
Riguardo alla differenza tra il tennis di trent’anni fa e quello di oggi, ha detto: “Negli anni ’90 si giocavano anche 30 tornei, ora se ne giocano meno ma nell’arco di circa dodici mesi.
Le pause erano importanti perché il giocatore si fermava a fine ottobre e sapeva che non avrebbe pensato al tennis per due mesi. Adesso è più difficile perché quei momenti li devi ritrovare durante la stagione, ma se vai in vacanza dopo Wimbledon avrai già in mente gli US Open”.
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