I dipendenti italiani di BNP Bank effettuano il primo sciopero dagli anni ’90

Il logo della Banca BNL (gruppo Bnp Paribas) è a Napoli, Italia, il 22 febbraio 2016. Reuters / Tony Gentile

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MILANO (Reuters) – I lavoratori di Bnl Bank, la filiale italiana del gruppo bancario francese BNPP.PA (BNPP.PA), hanno scioperato lunedì per la prima volta dagli anni ’90 per protestare contro i tagli al back-office e al personale informatico.

Le associazioni bancarie italiane hanno affermato che lo sciopero è stato un “grande successo”, aggiungendo che lo sciopero è stato potente.

“Gli uffici interni della banca sono completamente deserti e restano chiusi, così come la maggior parte delle filiali”, hanno dichiarato in un comunicato congiunto Fabi, First Cecil, Visak Siegel, Uelka e Unisen.

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BNL ha dichiarato che il 29,8% dei suoi dipendenti ha aderito allo sciopero.

“In un contesto del genere, segnato anche dalla fine dell’anno, Bnl ha comunque assicurato la continuità aziendale rafforzando il canale digitale a supporto del canale fisico”, si legge in una nota.

I lavoratori stanno protestando contro la decisione di BNL di utilizzare fornitori IT e servizi di back-office di terze parti, una mossa che secondo i sindacati riguarda 90 degli 11.500 dipendenti totali di BNL nelle sue sedi centrali e circa 700 filiali in tutta Italia.

I sindacati hanno anche espresso lamentele sulla vendita da parte di BNL a Worldline (WLN.PA) di una quota dell’80% nella sua società di elaborazione dei pagamenti con carta Axepta Italia.

Segnalato da Valentina Za; rendicontazione aggiuntiva di Giulio Piovaccari; Montaggio di Alexander Smith ed Emilia Sithole Mataris

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