La polizia italiana blocca un'importante rete IPTV illegale
La polizia italiana ha pianificato un'importante operazione contro la pirateria digitale, smantellando una delle reti IPTV illegali più importanti d'Europa. Questa vasta rete è coinvolta nella vendita di accessi non autorizzati ai cataloghi IPTV contenenti contenuti delle principali piattaforme come Sky, Mediaset, Amazon Prime e Netflix. Secondo TorrentFreak, le attività illegali della rete hanno generato profitti mensili per milioni di euro.
Raid coordinati in più città
L'operazione si è estesa a diverse città italiane, tra cui Catania, Messina e Napoli, con 21 sospettati ora accusati di associazione a delinquere transnazionale e frode informatica. Per garantire il successo dell’operazione, la polizia ha utilizzato tattiche sofisticate come l’identificazione di false identità e l’utilizzo di app di messaggistica crittografate. La Direzione Antimafia della Procura di Catania ha emesso ordini per l'operazione, prendendo di mira un'elaborata organizzazione gerarchica in cui ogni membro aveva un ruolo specifico, dalla distribuzione di cataloghi IPTV piratati a livello nazionale e internazionale.
Scudo antipirateria italiano
Questa attività acquista importanza con la recente attuazione da parte dell'Italia dello “Scudo antipirateria”, uno strumento sviluppato congiuntamente dalla Serie A e dall'Autorità italiana per la regolamentazione delle comunicazioni (AgCom). Lo strumento è progettato per bloccare i flussi illegali entro 30 minuti. Da gennaio 2024 l’AgCom utilizzerà poteri ancora maggiori per chiedere la rimozione dei contenuti illegali presenti sulle piattaforme video.
Un approccio paneuropeo alla lotta alla pirateria digitale
Il successo della mossa sottolinea la serietà con cui i paesi europei stanno affrontando la pirateria IPTV. Questo impegno è evidente in un'operazione simile riuscita da parte della polizia britannica e in una recente decisione dell'Alta Corte di Madrid che ha imposto una multa di 15.000 euro per il furto di contenuti di gioco. Nonostante questi progressi, la battaglia contro la pirateria digitale continua senza sosta.
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