La Grecia può ottenere un rating di credito investment grade quest’anno, proseguendo con le sue riforme, utilizzando le risorse del Fondo UE Next Generation Fund e mantenendo un panorama politico stabile.
L’obiettivo del governo è raggiungere questo traguardo nella prima metà del prossimo anno, ma prima la Grecia riuscirà a farlo, maggiori saranno i benefici di cui godrà, non solo attraverso la sua inclusione nel programma di allentamento quantitativo della Banca centrale europea (QE), ma anche attraverso il metodo di espansione del pubblico che investe per le sue obbligazioni; Ciò, a sua volta, significa formare valutazioni altamente flessibili in caso di potenziali turbolenze creditizie, come rilevato dalla Banca di Grecia.
L’analista senior di Danske Bank per i mercati obbligazionari, Jens Peter Sorensen, osserva che quest’anno sono previsti ulteriori aggiornamenti del rating per Italia, Portogallo e Grecia, con il paese che raggiunge il suo grado di investimento per la prima volta in 11 anni.
Le agenzie di rating dovrebbero mantenere un atteggiamento positivo nei confronti dei rating durante tutto l’anno, poiché i paesi dell’UE continuano a ridurre i loro disavanzi di bilancio e il sostegno della BCE al fornitore di NGEU dovrebbe rivelarsi positivo nel credito.
JPMorgan ha presentato potenziali azioni di rating delle quattro principali agenzie (Moody’s, S&P, Fitch e DBRS Morningstar) ai membri della zona euro, stimando che la Grecia ha le maggiori opportunità di aggiornamento e crede che presto raggiungerà il livello di investimento.
Il prestatore statunitense prevede mosse positive quest’anno per i paesi più piccoli, con la Grecia che ripristinerà l’investment grade alla fine del 2002 o all’inizio del 2023. Calcola specificamente una probabilità del 90% di un aumento del rating sovrano per la Grecia da parte di Moody’s e una probabilità del 75% di un aggiornamento da parte di Standard & Poveri. e Fitch e DBRS – questi tassi sono i più alti tra i membri dell’Eurozona. Per quanto riguarda Cipro, JPMorgan vede una probabilità del 60% di promozione da parte di Moody’s e una probabilità del 30% di promozione da parte di S&P, Fitch e DBRS.
Per quanto riguarda in particolare la Grecia, la banca statunitense afferma che, data la forte agenda di riforme e pagamenti aggiuntivi mediante la spesa di risorse NGEU, e il contesto politico stabile, il Paese avrebbe dovuto continuare ad avere uno slancio positivo nelle sue valutazioni, con buone possibilità di recuperare un investment grade da almeno un’agenzia delle quattro principali agenzie di rating entro la fine del 2022 o al massimo all’inizio del 2023.
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