Con il deterioramento della situazione economica in Sri Lanka, i manifestanti scendono nelle strade dell’isola, chiedendo le dimissioni immediate del presidente Gotabhaya Rajapakse e del primo ministro Mahinda Rajapakse, che si dice non siano in grado di garantire una buona ripresa economica del Paese. Gli immigrati srilankesi in Italia sono scesi in piazza per esprimere la loro frustrazione nei confronti del regime al potere, insieme a richieste di rovesciamento del governo “dinastia” Rajapaksa. Gli srilankesi che vivono in Italia hanno ulteriormente sollecitato l’Unione Europea e il governo italiano a fornire assistenza economica al loro Paese.
In Italia sono scoppiate le proteste anti-Rajapakse
Domenica, più di 1.000 cittadini dello Sri Lanka si sono radunati intorno alla stazione ferroviaria centrale di Milano, in Italia, per protestare contro il governo. I manifestanti sono stati visti cantare “Go Goda Go” e bruciare effigi di Gotabhaya e Mahinda Rajapaksa. I manifestanti hanno anche cantato slogan contro la Cina.
Alla manifestazione hanno preso parte diverse organizzazioni dello Sri Lanka, tra cui buddisti dello Sri Lanka in Italia, il Forum islamico SL a Milano e l’Associazione musulmana SL nel nord Italia. In Italia, i manifestanti hanno definito Rajapaksa un traditore corrotto e dello Sri Lanka. Hanno anche accusato la famiglia Rajapaksa di far precipitare il paese nella rovina finanziaria con partner inaffidabili. I manifestanti hanno chiesto aiuto anche all’Unione Europea e al governo italiano.
In precedenza, un gran numero di residenti si è radunato fuori dall’ambasciata americana a Colombo contro l’attuale governo. Portando striscioni, hanno chiesto all’amministrazione Joe Biden di congelare i beni del presidente Gotabhaya Rajapakse negli Stati Uniti.
La crisi dello Sri Lanka
Il presidente Gotabhaya Rajapakse ha respinto le richieste di dimissioni nonostante i membri della sua coalizione si siano uniti alle proteste antigovernative questa settimana, con i parlamentari del partito al governo che spingono per la formazione di un’amministrazione provvisoria per prevenire possibili violenze. Va notato qui che il governo dello Sri Lanka sta lottando per soddisfare i bisogni primari dei suoi 22 milioni di cittadini. La nazione insulare sta inoltre affrontando carenze di valuta estera, con conseguente carenza di cibo, carburante, elettricità e gas, e ha cercato assistenza economica dagli alleati. Nel frattempo, nessun accordo è stato ancora raggiunto dal parlamento su come risolvere la crisi economica.
Immagine: AN
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