Gianluca Vialli: l’ex attaccante dell’Italia e del Chelsea muore a 58 anni dopo aver combattuto contro un cancro al pancreas | notizie di calcio

L’ex attaccante di Italia e Chelsea Gianluca Vialli è morto all’età di 58 anni dopo una lunga lotta contro il cancro al pancreas.

A Vialli è stato diagnosticato per la prima volta un cancro al pancreas nel 2017, e poi una seconda volta nel 2021, poco dopo la vittoria dell’Italia a Euro 2020.

Ha lasciato il suo ruolo con l’Italia a dicembre, adducendo la necessità di sottoporsi a cure per una malattia.

Vialli ha giocato per Cremonese, Sampdoria e Juventus negli anni ’80 e ’90 prima di passare al Chelsea nel 1996.

Nel 1998 diventa giocatore-allenatore dei Blues dopo l’addio di Ruud Gullit, e in quell’anno guida il club alla gloria in Coppa di Lega, Coppa delle Coppe e Supercoppa UEFA.

Vialli ha concluso la sua carriera calcistica alla fine della stagione 1998-99 per concentrarsi sulla gestione, e il Chelsea ha vinto la FA Cup e il Charity Shield nel 2000 sotto la guida dell’italiano, prima di essere licenziato all’inizio della stagione 2000-01.

Vialli ha giocato 59 partite con l’Italia, segnando 16 gol, l’ultimo dei quali è stato il capo delegazione della Nazionale. Come parte dello staff dietro le quinte dell’Italia, gli Azzurri hanno vinto Euro 2020 sconfiggendo l’Inghilterra a Wembley nel luglio 2021.

La Federcalcio italiana ha dichiarato che tutte le partite del fine settimana sotto la sua giurisdizione saranno precedute da un minuto di silenzio in onore della vita di Vialli.

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I dirigenti della Premier League salutano Gianluca Vialli dopo la sua partenza venerdì all’età di 58 anni.

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Chelsea: la leggenda di tutto il calcio

Vialli è passato al Chelsea nell’estate del 1996, poco dopo aver portato la Juventus alla gloria in Champions League.

Il club lo ha definito “una leggenda del Chelsea … amato dai tifosi, dai giocatori e dallo staff dello Stamford Bridge”.

Il presidente e comproprietario del Chelsea Behdad Eghbali, Todd Bohle, ha dichiarato in una dichiarazione: “Questo è un giorno davvero orribile per il Chelsea Football Club. La leggenda di Gianluca vivrà allo Stamford Bridge. La sua influenza come giocatore, allenatore e, soprattutto, come persona, sarà scritto per sempre nella storia del nostro club”.

Samp: Zhao, Luca

L’ex Sampdoria, dove Vialli ha giocato per otto anni tra il 1984 e il 1992 e collezionato più di 200 presenze, ha lanciato un semplice messaggio di addio sull’account Twitter del proprio club, definendolo “uno di noi”.

Juventus: forte senso di smarrimento

“Siamo sempre stati con te, Gianluca”, si legge in una nota sul sito ufficiale della Juventus. Ha continuato, “Da quando sono arrivata nel 1992, quando è stato amore a prima vista.

“Ci è piaciuto tutto di te, assolutamente tutto: il tuo sorriso, il tuo essere sia una stella che un capitano, in campo e nello spogliatoio”.

Il Watford ha pianto la perdita dell’ex allenatore

“È un giorno triste. Faceva parte del nostro club e il club dovrebbe essere orgoglioso che una leggenda del calcio fosse con il Watford”, ha detto Slaven Bilic, l’attuale allenatore del Watford, in un omaggio.

Martin Tyler: Vialli è un’icona rispettata

Sky Sport Il commentatore di calcio Martin Tyler afferma che Vialli era un’icona, soprattutto tra i giocatori con cui ha giocato, e che il rispetto si è tradotto nei suoi anni come allenatore e allenatore.

Ha detto: “Aveva una personalità per affrontare le difficoltà. Era un grande simbolo per i giocatori [at Chelsea]La maggior parte di loro ha giocato con lui.

“Lo rispettavano e si prendevano cura di lui molto. Era il tipo di ragazzo per cui andresti davvero in battaglia – i riconoscimenti che ha vinto lo hanno dimostrato”.

Souness: “un’anima meravigliosa”

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Graeme Souness descrive il suo ex compagno di squadra Gianluca Vialli come “una persona speciale”, dopo la sua triste scomparsa all’età di 58 anni.

Sky Sport Il critico Graeme Souness ha reso omaggio al suo amico ed ex compagno di squadra della Sampdoria: “Non posso dirti che bravo ragazzo fosse. Dimentica il calcio, era solo un grande spirito, era un essere umano davvero simpatico”.

“Sono andato in Italia quando avevo 31 anni e lui 20 ed è stato fantastico averlo. Era un ragazzo amante del divertimento pieno di malizia, era una persona cordiale e un grande giocatore”.

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