FM italiano si dirige in Cina per rafforzare i legami commerciali – EURACTIV.com

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani è in Cina per “rafforzare i legami commerciali” o mantenere le migliori relazioni possibili con la Cina, anche se la Belt and Road Initiative (BRI) non verrà rinnovata.

Il ministro degli Esteri e vice primo ministro Antonio Tajani (FI/PPE) ha affermato che la sua visita in Cina mira a “rafforzare le relazioni commerciali”, ovvero a mantenere le migliori relazioni possibili con la Cina anche se la BRI non verrà rinnovata.

“Anche se abbiamo opinioni diverse su alcune questioni e non abbiamo ottenuto molto sulla Nuova Via della Seta, vogliamo rafforzare le relazioni commerciali con la Cina, che è il nostro principale interlocutore, e crediamo che possa svolgere un ruolo importante anche a nome del paese. colloqui di pace in Ucraina”, ha detto Tajani.

Il governo del primo ministro Georgia Meloni dovrà presto decidere se rinnovare o meno la BRI (nota anche come Via della Seta), un memorandum d’intesa commerciale (MOU) con la Cina che comprende decine di accordi tra aziende e imprese. Rapporti politici e commerciali con l’Italia.

I partiti che compongono l’attuale governo italiano – Fratelli d’Italia (ECR) di Meloni, Forza Italia (PPE) di Tajani e Lega (IT) di Salvini – hanno più volte espresso dubbi sull’accordo, ma non hanno preso una posizione ferma sulla possibilità. di rinnovamento. Cioè per altri cinque anni (il contratto scade a marzo 2024 e l’eventuale rinuncia al rinnovo dovrà essere comunicata con tre mesi di anticipo).

Il ministro ha presieduto lunedì a Pechino, insieme al suo omologo cinese Wang Yi, l’undicesima sessione plenaria del Comitato intergovernativo Italia-Cina, la prima dal 2020.

“Con gli sforzi delle parti di entrambi i paesi, le relazioni bilaterali si sono sviluppate bene. I contatti tra Xi, Meloni e Mattarella hanno fissato la direzione delle relazioni e confermato la fiducia reciproca”, ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, sottolineando che le “due maggiori potenze economiche” dovrebbero “integrare e approfondire” il partenariato strategico.

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“Il nostro approccio per sostenere la crescita e promuovere la trasparenza è molto chiaro. La Cina è disposta a importare prodotti italiani che soddisfino le esigenze della Cina e forniscano strutture alle aziende italiane che vogliono investire in Cina attraverso misure positive. Ci auguriamo che la parte italiana possa creare un ambiente imprenditoriale giusto, trasparente, aperto e imparziale per le aziende cinesi”, ha aggiunto.

Lo ha detto recentemente la Meloni Nel sol 24 ore Non si aspetta alcun problema nei rapporti bilaterali con la Cina: “Tra Roma e Pechino i rapporti sono antichi, e non solo in campo commerciale, ma anche di grandi e reciproche agevolazioni”, ha detto.

(Federica Pascale | EURACTIV.it)

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