Film from Venice si chiede come il boss mafioso sia riuscito a sfuggire all'Italia per così tanto tempo?

Scritto da Crispian Palmer
VENEZIA (Reuters) – Gli investigatori italiani sapevano molte cose sul boss mafioso Matteo Messina Denaro: il suo amore per gli abiti firmati, i videogiochi, gli orologi Rolex e una lunga lista di vittime.

Ma sembrava che non sapessero mai dove si trovasse, finché non fu arrestato fuori da una clinica di Palermo nel gennaio 2023, ponendo fine a tre decenni di latitanza. Morì mesi dopo di cancro, rifiutandosi di rivelare il suo impero criminale.

Il film “Sicilian Letters”, presentato in anteprima giovedì al Festival del Cinema di Venezia, copre un breve periodo durante il periodo di fuga di Denaro nella sua nativa Sicilia, e mette in dubbio la portata del desiderio dello Stato italiano di arrestarlo.

“Come può un paese come il nostro, che si vanta di una cultura ammirata dal mondo… essere incapace di opporsi a un mondo di tale inferiorità e permettere a un uomo di sfuggire alla cattura per anni?” ha detto il veterano attore italiano Tony Servillo, che interpreta il ruolo principale nel film.

Diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, il film trae ispirazione dai “pizzini”, gli appunti distribuiti dai messaggeri che Denaro utilizzava per mantenersi in contatto con il mondo esterno mentre si nascondeva in case sicure.

Una pila delle sue lettere fu ritrovata nel 2006 quando la polizia arrestò l'allora capo della mafia siciliana, Bernardo Provenzano.

“Il suo lato umano emerge dalla sua pizza”, ha detto in una conferenza stampa l'attore Elio Germano, che interpreta Denaro.

“Stiamo semplicemente parlando di un essere umano, capace non solo della peggiore crudeltà, ma anche di gentilezza, sensibilità e una certa moralità. Ciò è preoccupante perché significa che dentro ognuno di noi c’è il potenziale per diventare una persona del genere.

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Cervelo interpreta il preside di una scuola locale che è il padrino di Denaro, convinto dalla polizia ad aiutare a localizzare un boss della mafia in cambio della liberazione dai suoi problemi legali. È un personaggio immaginario, ma ispirato a uno scambio di pizze tra temibili mafiosi e un sindaco della sua città natale.

“Questo sindaco sembra incarnare per eccellenza un certo tipo di personaggio comico italiano”, ha detto il co-regista Grassadonia.

Mentre il film entrava in pre-produzione, è arrivata la notizia dell'arresto di Denaro, portando con sé una serie di nuove informazioni sull'uomo, costringendo la squadra a rivedere il proprio profilo.

“Fortunatamente, ci siamo resi conto che il quadro che avevamo dipinto, non solo di lui, ma del mondo che ruotava incautamente intorno a lui, era abbastanza accurato, quindi abbiamo continuato il nostro lavoro”, ha detto Grassadonia.

“Lettere Siciliane” è uno dei 21 film in corsa per il prestigioso Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, che verrà assegnato il 7 settembre.

(Segnalazione di Crispian Palmer, montaggio di Alison Williams)

Dichiarazione di non responsabilità: questo rapporto viene generato automaticamente dal servizio notizie Reuters. ThePrint non si assume alcuna responsabilità per il suo contenuto.

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