Exor aumenta la partecipazione nell’operatore di telecomunicazioni Veon a oltre il 5%

Il logo Exor compare all’Investor Day tenuto dal gruppo di holding della famiglia italiana Agnelli a Torino, 21 novembre 2019. REUTERS / Massimo Pinca

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MILANO (Reuters) – Exor (EXOR.MI), la holding della famiglia italiana Agnelli, ha portato al 5,08% la propria partecipazione nell’operatore mobile olandese Veon al 5,08%, secondo i documenti pubblicati dall’autorità olandese sulla finanza Mercati.

L’investimento, che fa parte dell’attività di trading non core di Exor sul titolo, lo rende il terzo maggiore azionista di Veon.

La notizia è stata inizialmente riportata dal quotidiano italiano MF, che ha affermato che Exor aveva arrotondato le sue partecipazioni all’inizio di marzo, superando il limite del 5% e innescando obblighi di divulgazione.

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Exor ha rifiutato di commentare.

Il maggiore azionista di Veon è LetterOne, il veicolo di investimento del miliardario russo Mikhail Fridman. Friedman ha rassegnato le dimissioni dal consiglio di amministrazione di LetterOne il 3 marzo, dopo essere stato incluso nell’elenco delle persone ritenute responsabili dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.

Can Terzioglu, amministratore delegato di Veon, ha ribadito martedì in una lettera agli investitori che la società stessa non è soggetta a sanzioni.

Veon ottiene il 30% delle sue entrate dalla Russia, ma gestisce anche reti in molti altri paesi, inclusa l’Ucraina, dove opera Kyivstar.

Le azioni Veon hanno perso metà del loro valore da metà febbraio, quando è iniziata la guerra in Ucraina, e sono scese di quasi il 70% da ottobre.

(Reportage di Giulio Biovacari e Toby Sterling; Montaggio di Louise Heavens)

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