L’allenatore dell’Italia Roberto Mancini ha un mistero da risolvere prima di affrontare il Belgio nei quarti di finale a Euro 2020… Mantiene la fiducia nelle sue stelle o sceglie i suoi uomini dopo il loro impatto immediato sull’Austria?
Matteo Pessina ha paragonato la prestazione dell’Italia a Euro 2020 al dipinto di Vincent Van Gogh dopo la vittoria degli ottavi di finale sull’Austria, e ora vedremo venerdì se Roberto Mancini può produrre un vero capolavoro.
Il centrocampista dell’Atalanta Pesina è uno dei tanti problemi che Mancini deve affrontare mentre si prepara per gli Azzurri per affrontare il Belgio a Monaco di Baviera.
Non ci sono giocatori in Italia che possano essere paragonati a Kevin De Bruyne, Eden Hazard – al suo meglio – o Romelu Lukaku, ma hanno una forza profonda. Solo tre dei loro nove gol sono stati segnati da giocatori che saranno nella formazione titolare di Mancini.
Matteo Pesina si è preparato per l’inizio dei quarti di finale di Euro 2020 dell’Italia contro il Belgio
Anche Federico Chiesa è in corsa per iniziare, con entrambe le stelle che hanno segnato contro l’Austria
Ciro Immobile ha segnato il gol della vittoria contro Turchia e Svizzera mentre Lorenzo Insigne ha segnato anche contro la Turchia, ma Pesina e Federico Chiesa hanno iniziato sabato scorso con una vittoria per 2-1 sull’Austria a Wembley in panchina.
Manuel Locatelli ha segnato una doppietta contro la Svizzera, ma ha giocato solo perché Marco Verratti ha saltato le prime due partite dell’Italia per un infortunio al ginocchio. Entrambi gli allenatori hanno enigmi da risolvere prima di un fantastico quarto di finale.
L’allenatore del Belgio Roberto Martinez ha le persone migliori, ma deve capire come sostituire Hazard e De Bruyne, entrambi infortunati nella vittoria degli ottavi di finale contro il Portogallo ed erano solo in lizza per tornare alle eventuali semifinali.
Dries Mertens e Yannick Carrasco sono i due favoriti per lui nel match contro l’Italia.
“Kevin ed Eden rimarranno nella squadra”, ha detto Martinez. Non li renderemmo perfettamente adatti all’Italia. Nella fase successiva saranno pronti per giocare. Lo affrontiamo giorno dopo giorno, ma se arriviamo alle semifinali, le probabilità che giochino sono 50-50″.
Protagonista anche Manuel Locatelli, che ha segnato due gol contro la Svizzera dopo essere passato a Marco Verratti
Roberto Mancini ha molto a cui pensare prima della decisiva resa dei conti di venerdì a Monaco
Il problema di Mancini è che Chiesa, Pessina e Locatelli – che viaggiano in aereo – non si inseriscono nel suo stampo tattico così efficacemente come gli attuali titolari Domenico Berardi, Nicolo Parilla e Verratti.
Quindi tiene il passo, che significa partire per almeno due Chiesa, Locatelli e Pessina, o mantenere la fiducia con Berardi e Barella, entrambi sbiaditi a Wembley prima di essere sostituiti da Chiesa e Pessina?
Il senso è che Mancini apporterà il minor numero di cambi possibile, con capitan Giorgio Chiellini che dovrebbe sostituire Francesco Acerbi, a patto che il veterano superi un test di idoneità sull’infortunio al polpaccio che lo ha tenuto fuori dalle ultime due partite.
Mancini crede che il successo dell’Italia dipenda dal fatto che i suoi giocatori prendano alla lettera le sue istruzioni. E’ la classica mentalità italiana, anche se lo stile di gioco – offensivo, 4-3-3 per possesso palla – è un allontanamento dalla tradizione.
“Mancini si fida di noi e noi sentiamo questa fiducia”, ha detto il centrocampista del Chelsea Jorginho, che è apparso nell’era di Mancini più di ogni altro giocatore.
“Ci fa stare bene con noi stessi e ci dà una mano dentro e fuori dal campo. Ci è sempre stato vicino durante questo percorso. Dobbiamo credere in noi stessi.
Mancini non lo ha ammesso, ma con De Bruyne e Hazard assenti starebbe già immaginando un ritorno a Wembley in semifinale. Ora dovrebbe tenere la mano ferma sulla tela.
Roberto Martinez deve capire come sostituire l’infortunato Eden Hazard e Kevin De Bruyne
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