Economia circolare: un’opportunità per israeliani e palestinesi – Opinione

All’inizio di luglio 2021 si è tenuto un evento online per i media e le parti interessate sulla gestione dei rifiuti nei territori palestinesi israeliani, con la partecipazione di importanti attori della società civile. Durante il webinar sono stati discussi i progetti sostenibili e le azioni innovative che sono stati realizzati in questo complesso territorio, che sono alla base dei risultati positivi generati dall’ambiente e dalla popolazione locale.

Grazie alla collaborazione tra l’Associazione Internazionale Comunicazione Ambientale (International Environmental Communication Association, AICA, Italia), l’Associazione per la Giustizia Ambientale in Israele (AEJI) e il Jerusalem Center for Women (JCW Israel), il webinar dal titolo Circular Economy: A Challenge per Israele, Cisgiordania e Gaza? Ha offerto l’opportunità di conoscere esperienze positive di cooperazione internazionale e sviluppo sostenibile.

Emanuela Rossio, Presidente di AICA, ha presentato l’incontro mentre l’assessore ambientale Roberto Cavallo, Amministratore Delegato di ERICA soc. fienile. Mostra l’impatto tangibile dell’economia circolare come opportunità di sviluppo e creazione di posti di lavoro. Umberto Giannuglio, anche lui di Erica, ha presentato una strategia di intervento per la Striscia di Gaza al fine di rivitalizzare i metodi di riciclo e riuso, partendo dalla raccolta differenziata e trattando nello specifico i rifiuti organici, che rappresentano il 55% della produzione totale di rifiuti.

Fadwa Khawaja, direttrice di JCW, ha fornito una panoramica della gestione dei rifiuti nelle terre amministrate della Cisgiordania, concentrandosi sul ruolo delle donne nella società. L’economia circolare, infatti, può rappresentare possibilità per costruire nuove opportunità economiche anche per le fasce di popolazione più vulnerabili. Infine, il direttore esecutivo dell’AEJI Carmit Lobanov ha descritto la situazione attuale nelle aree dell’Autorità palestinese della Cisgiordania, le questioni ambientali e perché un’economia circolare è un impegno importante per i palestinesi per stabilire una cooperazione positiva e sviluppare nuove strategie economiche.

READ  L'Azerbaigian guarda alla cooperativa economica con l'Italia, l'Ungheria

Queste presentazioni hanno portato a un positivo scambio di opinioni ed esperienze tra i partecipanti, che ha portato la discussione ad alcune conclusioni cruciali: l’attuale sistema di stoccaggio dei rifiuti nelle discariche non è più sostenibile; Il passaggio a nuovi modelli circolari è urgente. Questi cambiamenti avranno molti effetti positivi, con riduzione dei livelli di inquinamento del suolo e delle acque, meno discariche, maggiori opportunità di lavoro e, soprattutto, la creazione di rapporti funzionali tra gli enti locali, che possano favorire il dialogo e la cooperazione a lungo termine.

Gli autori sono Emanuela Rossio, Presidente dell’Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale (AICA Italia), Carmit Lobanov, Direttore Esecutivo dell’Associazione per la Giustizia Ambientale in Israele (AEJI), Francesco Bruni, Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale (AICA).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *