La leggenda del calcio italiano Salvatore “Totò” ShilasiMuore il capocannoniere dei Mondiali 1990
Schillaci, 59 anni, è diventato famoso nel 1990 quando ha segnato sei gol nel torneo ospitato dall'Italia e ha vinto la prestigiosa Scarpa d'Oro. Nonostante l'Italia sia caduta in semifinale, gli è stato assegnato il Pallone d'Oro come miglior giocatore del torneo, consolidando il suo status di eroe nazionale.
Con la diagnosi di cancro al colon nel 2022, Schillaci ha rappresentato l'Italia 16 volte, segnando sette gol. Dopo aver iniziato la sua carriera nel Messina, ha giocato per i top club Juventus e Inter.
La Juventus, che ha ingaggiato Shilasi nel 1989, ha reso omaggio: “Ci siamo subito innamorati di Totò. La sua passione, la sua storia, il suo desiderio incrollabile: lo trasudava in ogni partita a cui giocava. Abbiamo avuto la fortuna di assistere alla sua genialità allo zoo prima che l'intera nazione si innamorasse di lui nell'indimenticabile estate del 1990.
Il viaggio di Shilasi in Coppa del Mondo è iniziato con un gol dalla panchina contro l'Austria. Dopo un'altra apparizione come sostituto contro gli Stati Uniti, si è guadagnato un ruolo da titolare al fianco di Roberto Baggio. La sua abilità da gol è continuata, con gol chiave contro Uruguay e Irlanda che hanno portato l'Italia alla fase a eliminazione diretta. Nonostante avesse aperto le marcature nella semifinale contro l'Argentina, l'Italia alla fine perse ai calci di rigore. Shilasi ha vinto la Scarpa d'Oro con il suo sesto gol nella partita per il terzo posto contro l'Inghilterra.
È arrivato secondo dietro al tedesco Lothar Matthäus nella corsa al Pallone d'Oro del 1990.
Il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni ha dichiarato: “Abbiamo perso un'icona del calcio, un uomo che ha toccato il cuore degli italiani e dei tifosi di tutto il mondo. È stato l'attaccante di quelle magiche notti di Italia 90, regalandoci gioia e orgoglio nazionale.
Il presidente della Serie A Lorenzo Cassini ha definito Schillaci “un campione che ha illuminato le notti magiche dei Mondiali d'Italia del 1990”. Attribuisce alla determinazione di Shilasi il merito di aver ispirato i giovani atleti che perseguono il sogno di raggiungere la Serie A.
Schillaci ha segnato un altro gol per l'Italia dopo la Coppa del Mondo del 1990 e non è mai tornato nelle principali competizioni internazionali. In seguito divenne il primo giocatore italiano a giocare nella J-League giapponese prima di ritirarsi nel 1999.
Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio italiana (FIGC), ha dichiarato: “Il volto di Totò era un simbolo di gioia condivisa e la sua eredità sarà una parte preziosa del calcio italiano. La sua perseveranza e passione hanno ispirato i tifosi, rendendolo non solo un grande calciatore”. , ma anche un simbolo duraturo di speranza e resilienza.”
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