David Reblin, morto in un incidente stradale all’età di 51 anni, era un ciclista che si era affermato come un maestro delle classiche, le gare di un giorno che costituiscono una parte importante del calendario del suo sport. Era anche famoso per la lunghezza della sua carriera, durata 30 anni – secondo le sue stesse stime, più di un milione di chilometri – e morì solo poche settimane dopo aver finalmente annunciato il suo ritiro.
È nato il 9 agosto 1971 nella città di San Bonifacio, vicino a Verona, nel nord-ovest dell’Italia, ed è cresciuto nella vicina Lonigo, dove la sua famiglia possedeva un negozio di alimentari. Sebbene fosse incline presto al sacerdozio, mostrò anche un talento per essere su due ruote, e suo padre, Gideoni, sponsorizzò la sua squadra locale.
David ha vinto la prova a cronometro junior ai Campionati del mondo su strada di Mosca ed è diventato professionista per il team MG-Technogym nel 1992 dopo le Olimpiadi di Barcellona. Dalla sua bicicletta era un ragazzo timido, chiamato chierichetto dai compagni, ma non in bicicletta, e che correva in un percorso sempre ascendente.
Nel 1996 entra a far parte del Team Polti, dove vive una delle sue migliori giornate in bici, vincendo la tappa di montagna del Monte Sereno al Giro d’Italia, conquistando la maglia di leader e concludendo sesto.
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