Dall'Italia: “Stabilità e ideali” dietro l'uscita di De Serpi dal Brighton. Disaccordo con visione a lungo termine

L'annuncio della partenza di Roberto De Gerbi dal Brighton & Hove Albion continua a ricevere un'enorme copertura sui media italiani, e mentre molti si sono concentrati nel chiedere dove lavorerà dopo, alcuni si chiedono perché abbia lasciato i Seagulls.

Gioco Italia Il giornalista Michele Criscitiello pubblica oggi un lungo articolo in cui parla della situazione, della follia di lasciare l'allenatore, anche se le sue ambizioni personali potrebbero dargli qualche buon motivo per trovare un nuovo obiettivo.

A dicembre il Brighton ha offerto a De Serpi un contratto quadriennale da 8 milioni di euro a stagione, che lui ha rifiutato, scegliendo di partire ora senza stipendio.

“Adesso, anche in Premier, decide che il calcio, la stabilità e i suoi ideali devono venire prima dei soldi. Ma questa volta è una follia.

“Chi non lo conosce non può conoscerlo. Vuole giocare a calcio e non vuole contare i soldi sul suo conto in banca. Per me questa è una follia, ma non siamo tutti uguali al mondo. Non il Bayern, il Milan, il Barcellona, ​​la Juve o lo United dietro il suo interesse. C’è un’idea diversa di calcio che non si adatta più al club. Se ne va senza vedere i soldi. Unico sul pianeta. Adesso aspetterà il progetto che vuole, la squadra che vuole.

De Serpi è arrivato al Brighton nel settembre 2022, dopo aver lavorato come allenatore al Darfo Boario, Foggia, Palermo, Benevento, Sassuolo e Shakhtar Donetsk. Il suo miglior record è stato di 6 ore in Premier League nella sua prima stagione, ma il Brighton ha appena finito. Alle 11. Ha lasciato il club con un record di 38 vittorie, 20 pareggi e 31 sconfitte in 89 partite in carica.

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