L’annuncio del ritiro è arrivato in una dichiarazione del portavoce del ministero della Difesa Igor Konushnikov, che ha descritto le esercitazioni in corso a cui partecipano truppe di “praticamente tutti i distretti militari, flotte e forze aviotrasportate”.
“Le unità militari dei distretti meridionali e occidentali, che hanno completato i loro compiti, stanno salendo su treni e camion e andranno alle loro guarnigioni più tardi oggi”, ha affermato Konushnikov nella dichiarazione.
Il ministero della Difesa ha anche rilasciato un video di alcuni carri armati russi e altre armi pesanti caricate su vagoni ferroviari, ha riferito il servizio di notizie Interfax.
Il rublo russo avrebbe guadagnato dopo l’annuncio, indicando che gli investitori speravano che avrebbe segnato l’inizio di un allentamento delle tensioni tra i due paesi. Russia e l’Occidente.
La Russia aveva annunciato in precedenza la conclusione delle esercitazioni militari vicino al confine ucraino, ma i social media e le immagini satellitari scattate nei giorni successivi non hanno mostrato cambiamenti significativi nello stato delle forze russe. Quelle esercitazioni hanno coinvolto un piccolo numero di truppe.
Molte delle truppe vicino al confine ucraino non partecipano ad alcuna esercitazione formale. Alla domanda sui rinforzi militari, la Russia ha solo affermato di avere il diritto di spostare le truppe a suo piacimento all’interno del suo territorio.
La Russia sta conducendo importanti esercitazioni congiunte con la Bielorussia che dovrebbero concludersi il 20 febbraio. I paesi occidentali hanno avvertito che quelle esercitazioni potrebbero essere utilizzate come copertura per prepararsi a un attacco all’Ucraina, mentre la Russia ha affermato che quelle forze sarebbero tornate alla loro base una volta terminate le esercitazioni.
Funzionari del governo russo si sono affrettati ad accusare l’Occidente di isteria e ad affermare che il ritiro delle truppe ha mostrato che gli avvertimenti della NATO sull’invasione erano falsi.
“Il 15 febbraio 2022 passerà alla storia con il fallimento della propaganda per la guerra occidentale”, ha scritto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un post su Facebook dopo l’annuncio. Sono stati svergognati e distrutti senza che venisse sparato un solo colpo.
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