Corte d’Appello assolve l’ex amministratore italiano per falso in bilancio

Il logo di BT appare il 24 gennaio 2017 fuori dalla sua sede a Milano, in Italia. REUTERS/Stefano Rellandini

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Milano, 25 feb. (Reuters) – La Corte d’Appello di Milano ha assolto Stefania Trusoli, ex amministratore delegato di BT Italia, per presunti errori di calcolo sull’unità italiana di British Telecom (BT.L) nel 2015 e nel 2016, riferiscono fonti legali e giudiziarie. Detto venerdì.

L’ufficio del pubblico ministero ha chiesto al tribunale di annullare la precedente sentenza del caso. Fonti hanno inoltre affermato che le ragioni dettagliate di questa decisione saranno rese pubbliche entro tre mesi.

Trusoli inizialmente ha scelto un processo rapido separato a porte chiuse, che ha portato a una condanna a un anno di reclusione nel novembre 2020, contro la quale ha presentato ricorso.

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Il processo principale che coinvolgerà 20 imputati, tra cui due ex alti dirigenti di BT e una controllata italiana, inizierà a gennaio 2021 in un tribunale di Milano.

I pubblici ministeri di Milano affermano che BT Italia ha aumentato le entrate di rete dei dipendenti, inventando rinnovi contrattuali e fatture falsi e transazioni con fornitori contraffatte per coprire l’effettiva performance finanziaria dell’unità.

Nel 2017, BT ha raccolto 30.530 milioni ($ 725 milioni) nei suoi conti.

Tutti gli imputati hanno sempre negato di aver commesso un errore.

La prossima udienza del processo principale è fissata per il 16 marzo.

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Reportage di Emilio Barodi Montaggio di Keith Weir e Tomasz Janowski

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