Nel 1188, l’ingegnere Alberto Fidentino L’inondazione stagionale dei laghi intorno a Manuta è stata incaricata di trovare una soluzione e renderli stabili. L’acqua proveniente dai fiumi Minigo e Bo creava un sistema di laghi e paludi che erano perfetti per scopi difensivi, ma mettevano anche la città a rischio di allagamento. Oggi la sua soluzione è ancora trovata, anche se la sua forma è cambiata nel corso dei secoli.
Pitentino progettò un complesso sistema di dighe e canali da realizzare in tutta la città. Le opere idrologiche arrivavano alla confluenza del Minzio sul fiume Bo (20 chilometri dal paese di Cournolo). A quel punto Fidentino costruì la prima chiusa tra i due fiumi per mantenere il livello delle acque nei laghi.
Nel 1608 l’ingegnere Gabriele Bertazolo iniziò la costruzione di un nuovo stabilimento su ordine del Duca di Mandua. Le nuove opere manterranno meglio le dimensioni dei laghi e, in caso di piena, impediranno alle sue acque di defluire nel macinato. I miglioramenti di Pertasolo furono completati nel 1618.
La chiusa seicentesca rimase in uso fino al 1983, quando fu interrato un ramo del fiume Minzio. Oggi la chiusa si trova alla fine di un parco pubblico, che giace sul vecchio alveo del fiume e collega Cavernolo all’ex isola tra due rami del Mincio. L’ex isola contiene ancora parte del castello Castle Castle, costruito nel 1370.
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