5. Sardegna occidentale
La costa orientale della seconda isola più grande d’Italia è nota da tempo per le sue unità rupestri che violano il GPS e per le spettacolari gabbie simili a sirene, che richiamano i coraggiosi dal fondo delle valli. A nord, ovviamente, ci sono le bellissime spiagge della Costa Smeralda, ma la costa occidentale della Sardegna ha tutto: strade scavate nella scogliera, splendidi paesini balneari e spiagge, soprattutto, accessibili a tutti. La sua storia industriale – è una zona mineraria – ha perso la crescita del turismo. Oggi è una benedizione.
Il selvaggio west della Sardegna è un luogo sorprendentemente vario. Inizia a Carbonia, nel sud, una città mineraria con edifici a blocchi e razionali. Museo del Carbonio Basato sull’ex miniera di Cerberu, dove i visitatori vengono guidati attraverso tunnel sotterranei. Da lì, dirigiti a ovest, sulla strada sterrata per la spiaggia, che si snoda intorno alle scogliere.
Gli storici adoreranno la mezza costa della città romana di San Giovanni de Cinis. Thurros Non ho ancora notato un’ampia spiaggia sabbiosa, e Museo di Capras Ci sono misteriose sculture di antichi guerrieri chiamati “Giganti di Monte Prama”. Più a nord, verso Bosa, la strada si estende attraverso la parete rocciosa attraverso i paesini in stile amalfitano. In cima alla strada troverai la città costiera di Alghero e la giungla costiera del Parco Naturale Regionale di Porto Conte.
Dove alloggiare: Villa Asfotelli Una bella Albergo Tiffuso (“Hotel sparso”) Tiny è incentrato su un palazzo in stile Art Nouveau a Tresnurages. Dal 71, B&B.
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