L'agenzia antidoping italiana ha sospeso per 18 mesi il lanciatore di peso italiano Nick Ponzio, nato in America, per violazioni di doping, escludendolo dalle Olimpiadi di Parigi del prossimo anno.
Ponzio ha raggiunto un accordo con le autorità antidoping dopo che per tre volte non è stato trovato per i test campione.
Secondo quanto riportato dai media italiani il 19 dicembre, Ponzio ha affermato che non era colpa sua e che c'era un problema tecnico nell'app sul suo telefono che gli impediva di ricevere le notifiche.
Il divieto imposto a Bonzio continua fino al 27 agosto, così come era iniziato lo scorso febbraio. I Giochi Olimpici si terranno dal 26 luglio all'11 agosto.
Ponzio, nato a San Diego ma qualificato per l'Italia perché il suo bisnonno era italiano, ha gareggiato alle Olimpiadi di Tokyo ma non è andato oltre il turno di qualificazione. L'anno scorso è arrivato quarto agli Europei.
Il 28enne Ponzio è il secondo atleta italiano ad essere sospeso in meno di una settimana dopo che il corridore di corsa a ostacoli Ahmed Abdel Wahed è stato squalificato per un massimo di quattro anni dall'Athletics Integrity Unit giovedì.
La squadra italiana di atletica leggera ha avuto una prestazione eccezionale a Tokyo, vincendo cinque medaglie d'oro tra cui una vittoria a sorpresa per Marcel Jacobs nei 100 metri.
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