L’allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti condivide lo stesso sentimento di Giannis Antetokounmpo secondo cui lo sport non ha spazio per il fallimento.
In una conferenza stampa lo scorso mercoledì, l’attaccante dei Milwaukee Bucks ha affrontato con forza la questione se la stagione fosse considerata un flop. “Non c’è fallimento nello sport”, ha detto il due volte NBA Most Valuable Player.
Le osservazioni hanno ricevuto un’attenzione diffusa dopo che la sua squadra è stata eliminata dai playoff dai Miami Heat.
“Non è un fallimento, è un passo verso il successo”, ha confutato il sette volte NBA All-Star.
“Michael Jordan ha giocato per 15 anni e ha vinto sei campionati. Gli altri nove anni sono stati un fallimento? È la domanda sbagliata. Non c’è fallimento nello sport”.
Ancelotti concorda pienamente con la mentalità di Antetokounmo
Un atteggiamento di determinazione e perseveranza è essenziale per qualsiasi atleta o squadra che si sforza di raggiungere il successo ai massimi livelli.
Ecco perché l’allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti si è schierato con il “Greak Freak” della NBA, che è diventato uno dei giocatori più dominanti del campionato.
“Quello che ha detto Antetokounmpo è stato fantastico. Penso che sia al 100% come lui”, gli fa eco Ancelotti, che è diventato il primo allenatore in assoluto a vincere quattro Champions League la scorsa stagione.
L’allenatore del Real Madrid è sul punto di vincere il suo quinto titolo di Champions League in questa stagione: i Blancos affronteranno il Manchester City in semifinale, che inizierà il 9 maggio.
“Nello sport, perdi più spesso di quanto vinci”, ha detto Ancelotti, che ha il primato unico di essere l’unico allenatore a vincere campionati in tutti e cinque i campionati europei.
“Ho un grande armadietto con dentro molti trofei, ma se dovessi includere tutte le cose che ho perso, non sarebbe un armadietto, sarebbe una casa”. L’allenatore italiano ha perso 11 punti contro i rivali storici del Barcellona nella Liga di questa stagione.
Le opinioni di Antetokounmpo e Ancelotti ci ricordano che lo sport non è solo vincere o perdere, ma anche il viaggio e la crescita personale che ne deriva. La loro mentalità condivisa incoraggia atleti e fan ad accettare le battute d’arresto come trampolino di lancio verso il successo futuro.
Immagini: Wikimedia Commons/Cvetlana Beketova + Wikimedia Commons /Eric Droste
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