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Doppiato dall’intelligenza artificiale.
ROMA – Il futuro primo ministro ha presentato Giorgia Meloni durante il suo comizio finale della campagna elettorale dello scorso anno. alzare Un verso da un discorso di battaglia nel Signore degli Anelli di JRR Tolkien: “Il giorno della sconfitta arriverà, ma non oggi”.
Meloney non ha nascosto che l’epopea è la sua opera letteraria preferita. Da giovane avventuriero si vestiva da hobbit; Dopo essere diventato ministro, ha posato accanto a una statua di Gandalf per un servizio fotografico per la stampa.
La storia di Tolkien, un po’ stranamente, è stata fatta propria dalla destra italiana negli anni ’70 ed è stata un libro sacro per il partito Fratelli d’Italia della Meloni. Ora, mentre il suo governo segnala un cambio di direzione per le istituzioni culturali italiane, una delle loro mosse insolite è una grande mostra che celebra Tolkien.
Finanziato dal Ministero della Cultura Esposizione Il Ministero spera di recuperare i fondi dalla vendita dei biglietti, secondo un funzionario, a Roma, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte dello scrittore, per una spesa di 250.000 euro. Melonie aprirà la mostra alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea il 15 novembre, prima di spostarsi in altre città italiane.
Lo scorso luglio il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano aveva dichiarato lo spettacolo “un regalo” all’ala giovanile del partito della Meloni.
Mercoledì, introducendo la mostra, Sangiuliano ha detto che lo spettacolo “non è stato casuale, ma intenzionale e desiderato”. Rispondendo ad una domanda di POLITICO, ha insistito sul fatto che la Meloni non ha richiesto lo spettacolo, ma “lo ha scoperto dopo”.
Negli anni ’70 l’estrema destra organizzò festival del “campo hobbit”; Melony ricorda che i suoi amici erano soprannominati Frodo, Gandalf e lo Hobbit in onore dei personaggi centrali dei libri.
Ha citato liberamente Tolkien, da uno dei suoi primi discorsi politici come leader giovanile nel 2002 alla sua autobiografia nel 2022. ” si riferisce all’élite finanziaria globale.
Dopo la sua elezione, la sorella di Melony, Arianna, è andata su Facebook per promettere di accompagnare Samwise Gamkey, lo Hobbit, al Monte Fato con Melony (che rappresenta Frodo).
Tolkien fece appello alla generazione Woodstock degli anni Sessanta, ma la prefazione alla prima edizione italiana, pubblicata nel 1970, lo spiegava come una voce a favore della tradizione contro il progresso.
Per gli attivisti di estrema destra cresciuti con Meloney, Tolkien è un pilastro intellettuale che rappresenta la lotta per preservare l’identità cristiana e occidentale contro la modernizzazione, la globalizzazione e l’invasione straniera.
Mercoledì Sangiuliano ha affermato che Tolkien era un cattolico e un “vero e sincero conservatore” che difendeva i valori tradizionali “dimenticati” in Occidente: “un senso di comunità, un patrimonio naturale, una resistenza agli aspetti più disumanizzanti e controversi della modernità… abnegazione, amicizia, coraggio, rispetto.” .” Tolkien, ha detto, era “antifascismo ma anche anticomunismo”.
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