Di Reuters e Sam Brooks per Mailonline
20:40 del 20 gennaio 2023, aggiornato alle 22:48 del 20 gennaio 2023
- Alla Juventus sono stati detratti 15 punti dopo aver indagato sui loro trasferimenti
- La punizione è stata inflitta ai giganti della Serie A da un tribunale italiano
- L'allenatore del Tottenham Fabio Paratici è stato squalificato per due anni e mezzo
La Federcalcio italiana ha annunciato oggi, venerdì, che 15 punti sono stati detratti dal saldo della Juventus per la stagione in corso da un tribunale italiano che sta indagando sulle transazioni di trasferimento.
Con 20 partite rimaste in questa stagione, la Juventus è al terzo posto nel campionato italiano, a 10 punti dalla capolista Napoli.
Togliere punti li spingerebbe al centro della classifica, fuori dalle posizioni di qualificazione per le competizioni europee.
La sentenza è più severa della detrazione di nove punti che il Procuratore del Calcio aveva richiesto venerdì durante un'udienza per esaminare il modo in cui la Juventus, il club di maggior successo in Italia, e una serie di altre squadre gestiscono gli accordi di scambio di giocatori.
Il Tribunale ha inoltre disposto l'interdizione all'ex presidente della Juventus Andrea Agnelli da qualsiasi incarico nel calcio italiano per un periodo di 24 mesi.
Ha deciso inoltre di sospendere per 30 mesi Fabio Paratici, ex direttore sportivo della Juventus, che attualmente ricopre l'incarico di amministratore delegato del calcio presso il club inglese del Tottenham.
Il divieto al momento non impedisce a Paratici di operare fuori dall'Italia, ma FIFA e UEFA saranno tenute a supportare l'arbitraggio delle loro competizioni.
Anche l'amministratore delegato del club Maurizio Arrivabene è stato squalificato per due anni, mentre l'ex vicepresidente Pavel Nedved è stato sospeso per otto mesi.
La Juventus attende di conoscere gli esiti dell'indagine dopo averne annunciata la riapertura lo scorso ottobre.
Il pubblico ministero del caso ha affermato che il club aveva erroneamente riportato le perdite tra il 2018 e il 2020, soprattutto per quanto riguarda l'importo attribuito alle vendite dei giocatori.
L'intero consiglio si è dimesso a novembre, portando vari media a sostenere che la decisione unanime era il risultato della partecipazione all'indagine Prisma.
La Juventus ha negato ogni addebito e ha affermato che i suoi calcoli erano in linea con gli standard del settore.
Ma la detrazione dei punti ora significa che scendono al 10° posto, lasciandoli a 12 punti dalla qualificazione alla Champions League.
È un duro colpo per i giganti italiani, arrivato solo una settimana dopo l'umiliante sconfitta per 5-1 contro la capolista Napoli.
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