Gli archeologi usano l’esclusivo veicolo rituale Pompei Archeologia

Gli archeologi hanno portato alla luce un unico carro cerimoniale romano da una villa fuori dalla città di Pompei, che fu sepolto in un’eruzione vulcanica nel 79 d.C.

Nei pressi del fienile di un’antica villa a Civita Giuliana, a circa 700 metri a nord delle mura dell’antica Pompei, è stato rinvenuto un mezzo a quattro ruote quasi a quattro ruote in ferro, bronzo e stagno.

Massimo Osanna, direttore uscente del Sito Archeologico di Pompei, ha detto che il veicolo è stato il primo del suo genere ad essere stato trovato nella zona, fornendo veicoli funzionali utilizzati per il trasporto e il lavoro, ma non per le cerimonie.

“Questa è un’invenzione straordinaria che migliora la nostra comprensione del mondo antico”, ha detto Osanna, aggiungendo che il carro sarebbe arrivato con momenti di festa per la comunità come sfilate e processioni.

Il Ministero della Cultura in Italia ha definito questa un’invenzione unica senza precedenti.

Pompei, a circa 14.000 miglia a sud-est di Napoli, ospitava circa 13.000 persone e resistette a una potenza esplosiva equivalente a diverse bombe atomiche se sepolta sotto cenere, ciottoli di pomice e polvere.

Sono stati scoperti due terzi dell’antica città di 66 ettari (165 acri). Le rovine non furono scoperte fino al XVI secolo e gli scavi organizzati iniziarono intorno al 1750.

“Pompei continua a stupirci con le sue scoperte, lo farà per molti anni e altri 20 ettari devono ancora essere scavati”, ha detto il ministro della Cultura italiano Tario Francescini.

Una rara istantanea della vita greco-romana, Pompei è una delle attrazioni più famose d’Italia e un patrimonio mondiale dell’UNESCO.

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