L’Italia ha bisogno di più spazio DAB

Aeranti-Corallo chiede frequenze aggiuntive

Coordinatore Aeranti-Corallo Marco Rossignoli

L’Italia sta procedendo con l’assegnazione delle frequenze DAB+ locali e regionali, con le emittenti preoccupate che i conti non riescano a sommarsi.

IL Schema nazionale provvisorio di assegnazione del DAB Il PNAF-DAB, pubblicato dall'Autorità italiana per le comunicazioni AGCOM, è composto da tre reti nazionali, 54 regionali (di cui 27 suddivisibili in sottoregioni) e 36 reti locali. IL Ministero del Commercio e del Made in Italy (MIMIT) ha diviso il Paese in 21 bacini idrografici e ha iniziato a pubblicizzare tre gruppi di licenze locali e regionali nel giugno 2023. L'ultima richiesta di manifestazione di interesse è arrivata nel novembre 2023 e le decisioni di assegnazione sono state prese nel corso del 2024.

In 11 bacini d'utenza le richieste non superano il numero delle licenze di rete disponibili. Nelle restanti 10 regioni il numero dei gruppi che desiderano gestire almeno le reti di una regione supera la capacità prevista.

Secondo il piano attuale si stabilisce con i cosiddetti “concorsi di bellezza” quale richiedente riceverà una licenza DAB+.

Arendi-CoralloRappresenta 596 aziende in tutta Italia, di cui 408 emittenti radiofoniche locali e 19 operatori di rete DAB+. sollevato preoccupazioni Questo concorso di bellezza lascerà gli operatori FM esistenti che fanno parte del consorzio perdente senza accesso alle frequenze DAB+.

Marco Rossignoli, coordinatore di Aeranti-Corallo, ha osservato che la legge italiana prevede che la radiodiffusione digitale rappresenti una “naturale evoluzione del sistema analogico” e che alcune emittenti FM esistenti non possono accettare di essere escluse dallo spettro DAB+.

Quando è stato assegnato il PNAF-DAB, è stato riconosciuto che il piano provvisorio non avrebbe accolto le attuali emittenti in tutte le regioni. Aeranti-Corallo ha osservato che questa preoccupazione è nata dal processo di concessione della licenza MIMIT.

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“Per risolvere il problema, secondo Aeranti-Corallo, è necessario allocare frequenze aggiuntive in bacini di utenza attualmente quantitativamente insufficienti”, ha affermato Rossinoli.

L'aggiunta di alcune frequenze extra laddove realmente necessario “consentirebbe a tutte le stazioni radio commerciali e comunitarie locali interessate di trasmettere i propri programmi utilizzando la tecnologia DAB+”, ha affermato Rossignoli.

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