L’Italia ha sospeso la validità dei permessi di lavoro per i bengalesi

L'Ambasciata italiana in Bangladesh ha sospeso la validità di tutti i permessi di lavoro e interrotto gli appuntamenti per tali permessi a causa dell'elevato numero di documenti falsi e contraffatti.

Secondo il comunicato stampa dell'ambasciata, la decisione riguarda anche i richiedenti provenienti da altri paesi, ma le autorità non hanno ancora specificato quali paesi, riferisce Schengen.News.

A causa dell'elevato numero di documenti falsi e contraffatti, il governo italiano ha sospeso la validità di tutti i “nalla osta” (permessi di lavoro) rilasciati a favore di cittadini di alcuni Paesi, tra cui il Bangladesh, in attesa delle dovute verifiche.

Ambasciata Italiana in Bangladesh

L'Ambasciata italiana a Dhaka rilascerà i permessi solo dopo la conferma

L'ambasciata rilascerà i permessi di lavoro solo dopo la conferma da parte dell'ufficio provinciale per l'immigrazione in Italia e la verifica dell'autorizzazione al lavoro sospesa (Nulla Osta).

Inoltre, i richiedenti inizieranno a ricevere i passaporti da domenica 20 ottobre, dopo che i candidati avranno annunciato di essere pronti a ritirare i propri documenti.

Le restanti tipologie di permessi e visti per motivi di studio, ricongiungimento familiare, affari e turismo continueranno invece ad essere rilasciati normalmente.

Funzionari italiani hanno avvertito i bengalesi delle nuove misure

L'ambasciatore italiano in Bangladesh, Antoni Alessandro, ha affermato che potrebbero essere introdotte regole più severe. Alessandro ha formulato questi commenti durante un incontro con il nuovo segretario Jashim Uddin all'inizio di questo mese, e ha sottolineato le nuove attività per rafforzare i legami tra i due paesi.

Le misure di inasprimento fanno seguito alle preoccupazioni sollevate dal gabinetto del primo ministro italiano, che teme che il programma per l'occupazione consenta a più stranieri di venire nel paese in modo irregolare per lavorare.

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È stato scoperto che le reti criminali vendevano visti di lavoro a stranieri per un massimo di 15.000 euro, contribuendo all'abuso del regime di occupazione. È molto comune che i cittadini del Bangladesh siano colpiti da queste reti.

L’Italia è la migliore destinazione per i bengalesi per i visti Schengen

I cittadini del Bangladesh hanno presentato 39.729 domande di visto nel 2023, di cui il 34% ha richiesto visti per l'Italia.

Secondo Statistiche pubblicate da SchengenVisaInfoSebbene l’Italia sia la destinazione preferita dai bengalesi, da lì è meno probabile che ottengano il visto. L’Italia ha i tassi di approvazione più bassi per i bengalesi, con solo il 40% delle richieste di visto concesse.

Italia, Svezia, Germania e Francia sono le restanti destinazioni in cui i bengalesi possono richiedere il visto.

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