Il Ministro degli Esteri italiano dice che il suo Paese ha bisogno di più studenti africani

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha dichiarato giovedì di volere che più studenti africani vengano in Italia, in dichiarazioni che potrebbero esacerbare la disputa all'interno della coalizione di governo sull'immigrazione e sui diritti di cittadinanza.

Il partito Italia Forza di Tajani ha esortato il governo a prendere in considerazione la concessione della cittadinanza ai minori stranieri che hanno completato la maggior parte della loro istruzione in Italia.

Alla proposta si sono opposti i due partiti di estrema destra della coalizione di governo, il partito “Fratelli d’Italia” del primo ministro Giorgia Meloni e il partito della Lega guidato da Matteo Salvini.

“Penso che il numero di studenti africani che studiano in Italia dovrebbe aumentare”, ha detto Tajani ad una conferenza politica e imprenditoriale cattolica a Rimini, sulla costa adriatica.

Stava parlando di un'iniziativa italiana per lo sviluppo nei paesi africani, nota come Piano Mattei, dal nome del defunto fondatore dell'azienda energetica statale italiana Eni.
Tajani paragonò il progetto al moderno Piano Marshall, che vedeva gli Stati Uniti sostenere le economie europee sulla scia della Seconda Guerra Mondiale.

In Italia studiano molti meno stranieri che in altri grandi Paesi dell’Unione Europea.
I dati dell'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) mostrano che il Paese ha rilasciato circa 25.000 permessi di studio nel 2022, rispetto ai circa 105.000 permessi rilasciati dalla Francia e ai circa 70.000 permessi rilasciati dalla Germania.

L'Istituto Nazionale di Statistica ha indicato che tra le possibili ragioni della scarsità di studenti stranieri figurano l'uso relativamente limitato dell'italiano come lingua internazionale e la difficoltà di trovare lavoro in Italia.

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