- autore, George Wright
- azione, notizie della BBC
Almeno 11 persone sono morte e più di 60 risultano disperse dopo due naufragi al largo delle coste del Sud Italia, hanno detto i soccorritori.
L'organizzazione benefica tedesca RESQSHIP ha dichiarato lunedì di aver recuperato 51 persone da una barca di legno affondata vicino all'isola di Lampedusa, lasciando 10 corpi incagliati.
In un altro episodio avvenuto lo stesso giorno, Medici Senza Frontiere (MSF) ha riferito che risultavano scomparse più di 60 persone, 26 delle quali si teme fossero bambini.
L’ONU ha affermato che le barche trasportavano migranti dalla Libia e dalla Turchia.
Secondo RESQSHIP, i sopravvissuti al naufragio vicino a Lampedusa sono stati consegnati alla guardia costiera italiana e portati a terra lunedì mattina, mentre i morti sono stati rimorchiati sull'isola.
L'imbarcazione, partita dalla Libia, trasportava migranti provenienti dalla Siria, dall'Egitto, dal Pakistan e dal Bangladesh, hanno riferito in una dichiarazione congiunta l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati UNHCR, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) e l'agenzia delle Nazioni Unite per l'infanzia UNICEF.
L'altro naufragio è stato localizzato a 125 miglia al largo della costa calabrese, nel sud Italia, hanno riferito le agenzie.
Uno dei 12 sopravvissuti è morto dopo lo sbarco, ha detto la guardia costiera italiana.
Shakilla Mohammadi di MSF ha detto che 66 dei sopravvissuti risultano dispersi, tra cui almeno 26 bambini, che avevano solo pochi mesi.
“Si presume che intere famiglie afghane siano morte. Hanno lasciato la Turchia otto giorni fa e hanno preso acqua per tre o quattro giorni. Ci hanno detto che non avevano giubbotti di salvataggio e che alcune navi non si sono fermate per aiutarli”, ha detto in un comunicato. Rapporto.
Il Mar Mediterraneo è la rotta migratoria più pericolosa al mondo.
Secondo i dati delle Nazioni Unite, dal 2014 sono oltre 23.500 i migranti morti o scomparsi.
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