Il Giappone intende rafforzare la sua difesa e i suoi legami economici con l’Italia mentre Roma cerca di svolgere un ruolo maggiore nella regione dell’Indo-Pacifico.

I leader di Giappone e Italia hanno affermato che rafforzeranno la loro cooperazione in materia di sicurezza e difesa, compreso lo sviluppo dei propri aerei da combattimento di prossima generazione con la Gran Bretagna.

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida, dopo aver incontrato la sua controparte italiana Giorgia Meloni, ha accolto con favore la decisione dell'Italia di aumentare la propria presenza nella regione dell'Indo-Pacifico, dove quest'anno sono previste numerose visite di navi da guerra italiane, compreso il suo gruppo d'attacco, ed esercitazioni congiunte.

“Il Giappone e l’Italia sono preziosi partner strategici e condividono valori e principi come la libertà, la democrazia, i diritti umani e lo stato di diritto”, ha affermato Kishida.

Kishida ha anche elogiato i progressi compiuti nello sviluppo congiunto di un nuovo aereo da caccia avanzato con la Gran Bretagna.

A dicembre, i tre paesi hanno firmato un accordo per istituire un’organizzazione congiunta per sviluppare un nuovo caccia a reazione avanzato da schierare nel 2035.

Meloni ha affermato che la prossima generazione di aerei da combattimento significa “innovazione, crescita e occupazione”. Ha indicato che le esercitazioni militari congiunte con il Giappone entro la fine dell'anno includeranno una portaerei italiana e aerei da combattimento.

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Allo sviluppo dell'aereo da caccia partecipano la società giapponese Mitsubishi Heavy, la società britannica BAE Systems e l'azienda italiana Leonardo.

Tuttavia, il progetto dipende dal fatto che il Giappone allenti il ​​divieto postbellico sull’esportazione di armi letali sviluppate congiuntamente verso paesi terzi, che il governo Kishida sta cercando di finalizzare entro la fine di febbraio.

Kishida ha promesso di fornire pieno sostegno alla Meloni per tenere con successo il vertice pugliese di giugno.

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Ha contribuito a questo rapporto la scrittrice dell'Associated Press Colleen Barry di Milano.

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