La rimozione della “Legge Beckham” in Italia ha deluso i maggiori guadagni del calcio italiano.
La legge, ufficialmente conosciuta come Decreto Crescita, consente ai percettori ad alto reddito provenienti dall’estero di ottenere uno sconto del 50% sulla loro fattura fiscale.
La legge è vista come un'attrattiva per i calciatori stranieri nei campionati italiani.
Tuttavia, questa regola è stata abrogata dopo un dibattito nel Consiglio dei Ministri italiano.
Il decreto fiscale è stato chiamato “Legge Peckham” perché è stato introdotto in Spagna quando gli stranieri ad alto reddito pagavano solo il 24% di imposta sul reddito nei primi sei anni.
Beckham, arrivato al Real Madrid nel 2003, è stato uno dei primi destinatari di questo sollievo.
Il cambiamento sarà uno shock per i club di Serie A che negli ultimi mesi hanno criticato i piani per annullare l’accordo.
A novembre, l'amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani aveva dichiarato: “Interrompere i benefici del decreto Cressita sarebbe la rovina del calcio italiano”.
Lazio Il presidente, Claudio Lotito, aggiunge: “Loro [the government] Si renderanno conto del loro errore. Nemmeno il governo verrà pagato.
“Sarebbe meglio attirare uno straniero che paga le tasse in Italia piuttosto che non venire e non pagare nulla, no? Il nostro campionato perderebbe competitività!”
Con i club in Italia che già lottano per competere finanziariamente con Inghilterra, Germania e Francia, resta da vedere quanto sarà grande il ruolo che il cambiamento delle regole giocherà nelle fortune della Serie A.
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