Netanyahu condanna il video “brutale” di Hamas che mostra gli ostaggi israeliani

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato il video pubblicato dal Movimento di resistenza islamica Hamas, che mostra gli ostaggi israeliani presi durante gli attacchi del 7 ottobre, descrivendolo come “propaganda crudele”.

La clip, pubblicata lunedì, mostra tre donne israeliane, una delle quali rimprovera Netanyahu e chiede il rilascio degli ostaggi.

Hamas ha preso in ostaggio almeno 230 persone negli attacchi, nei quali sono rimasti uccisi almeno 1.400 israeliani.

Finora ne sono stati rilasciati solo quattro.

Israele ha lanciato un’operazione militare su larga scala a Gaza, affermando che l’obiettivo era quello di distruggere Hamas e il suo dominio sulla Striscia.

Il Ministero della Sanità guidato da Hamas afferma che almeno 8.000 palestinesi sono stati uccisi.

Le Brigate Izz al-Din al-Qassam, l’ala militare di Hamas, hanno pubblicato il videoclip degli ostaggi.

Non sappiamo nulla delle condizioni in cui è stato girato il film, ma le tre donne sembrano godere di discrete condizioni di salute e non vi sono segni evidenti di infezione.

Solo uno degli ostaggi si rivolge alla telecamera durante la clip.

Non pubblicheremo il video. I prigionieri di guerra e gli ostaggi sono protetti dal diritto internazionale umanitario e la BBC non trasmette materiale che potrebbe essere stato girato sotto costrizione.

Netanyahu ha dichiarato in un comunicato: “Questa è crudele propaganda psicologica da parte di Hamas e ISIS [so-called Islamic State].

“Abbracciamo le famiglie. Faremo del nostro meglio per riportare nelle loro case tutte le persone rapite e scomparse”.

Maggiori informazioni sulla guerra tra Israele e Gaza

Il 21 ottobre, due settimane dopo gli attacchi iniziali, Hamas ha rilasciato due ostaggi, madre e figlia Judith e Nathalie Raanan.

Il gruppo ha affermato che la coppia, che possiede la cittadinanza americano-israeliana, è stata rilasciata per “motivi umanitari”.

Due giorni dopo, altre due donne, Nurit Cooper, 79 anni, e Yocheved Lifshitz, 85 anni, sono state rilasciate. Sono entrambi israeliani ma sono stati rilasciati in Egitto.

Hamas ha ribadito di averli rilasciati per ragioni umanitarie e sanitarie, ma ha affermato che Israele si è rifiutata di accoglierli.

I mariti delle donne rimangono in detenzione.

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