RAVENNA, Italia (Reuters) – Il Libano vuole che un consorzio guidato da Total Energies (TTEF.PA) perfori rapidamente un altro pozzo nel Blocco offshore 9, dopo che non è stata trovata abbastanza gas naturale, ha detto il ministro dell’Energia libanese Walid Fayyad. commercializzarlo commercialmente. Lo ha detto alla Reuters.
Il consorzio di perforazione nel Blocco 9 comprende anche il gruppo energetico italiano Eni e la Qatar Energy Company di proprietà statale.
Fayyad ha detto a Reuters a margine di una conferenza sull’energia in Italia: “Hanno perforato in un luogo nell’area n. 9 e devono impegnarsi a costruirne un altro, ma l’impegno arriverà in un secondo momento”.
Il ministro ha aggiunto: “Cercheremo di convincere Total Energy, Eni e Qatar Energy a perforare un secondo pozzo nell’Area 9 il prima possibile, magari a partire dall’inizio del prossimo anno”.
Il blocco n. 9 è uno dei blocchi situati lungo il confine marittimo recentemente tracciato tra Libano e Israele.
“Abbiamo 10 aree (di esplorazione), otto delle quali sono ancora disponibili. Col tempo apriremo un terzo round di licenze, ma per raggiungere questo obiettivo è necessaria una certa stabilità geopolitica per attrarre giocatori”, ha detto il ministro.
Il Libano spera che le scoperte di gas e petrolio lo aiuteranno a invertire la soffocante crisi economica che ha portato il valore della valuta locale a scendere di oltre il 98%, erodendo le riserve estere del paese e causando interruzioni di corrente nelle città.
Segnalazione di Francesca Landini, montaggio di Mark Potter
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