Giorgia Meloni ha ammesso che i suoi sforzi per controllare l’immigrazione sono stati “deludenti”, un anno dopo essere stata eletta la prima donna primo ministro italiano.
La leader del partito di estrema destra Fratellanza d’Italia, eletta nel settembre 2022 in parte per la sua promessa di reprimere l’immigrazione non autorizzata, ha affermato che sperava di fare un lavoro molto migliore sulla questione.
Invece di incidere sul numero degli arrivi, è aumentato il numero degli immigrati. Nel 2023 sono arrivate finora in Italia più di 132.000 persone, rispetto alle 70.000 dello stesso periodo del 2022.
“È chiaro che speravamo di migliorare le cose riguardo all’immigrazione, dato che abbiamo lavorato duro”, ha detto alla televisione italiana, in vista del primo anniversario della sua vittoria elettorale lunedì. “I risultati non sono quelli che speravamo di vedere. E’ sicuramente un problema molto complesso ma sono sicuro che lo supereremo”.
Il governo Meloni si è dimostrato incapace, come le amministrazioni precedenti, di fermare l’esodo di barconi dalla Tunisia e dalla Libia, tanto che i ministri lo descrivono come “un’invasione di proporzioni bibliche”.
Finanziamenti per la Tunisia
Il governo ha ottenuto una piccola vittoria venerdì quando la Commissione europea ha annunciato che avrebbe stanziato 127 milioni di euro (111 milioni di sterline) in finanziamenti alla Tunisia, come parte di un accordo firmato nel luglio 2023 in base al quale il paese nordafricano riceverà in cambio aiuti finanziari. Per impedire alle barche dei migranti di attraversare il Mar Mediterraneo.
La Meloni ha avuto un ruolo attivo nella stesura dell’accordo, insieme a Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. Tuttavia, i critici hanno sottolineato che gran parte dei finanziamenti proverranno da programmi in corso messi in atto prima della firma dell’accordo sui migranti.
La vista di migliaia di migranti, per lo più provenienti dall’Africa sub-sahariana, che arrivano sulla piccola isola italiana di Lampedusa e travolgono il suo piccolo centro di accoglienza, ha inferto un colpo devastante alle promesse fatte dalla Meloni un anno fa per risolvere il problema.
I ministri riconoscono che la riduzione del numero di arrivi è una priorità fondamentale. “I problemi del governo ora sono l’immigrazione, l’inflazione e l’economia”, ha detto Guido Crosetto, ministro della Difesa.
La Meloni ha chiesto un blocco navale dell’Ue per intercettare le imbarcazioni dei migranti e respingerle, ma Crosetto era scettico sul fatto che ciò avrebbe funzionato. Le navi da guerra finiscono semplicemente per salvare i migranti dalle loro navi che perdono e “fare il lavoro delle navi delle ONG” traghettandoli verso le coste europee.
Il principale partner di coalizione della Meloni, Matteo Salvini, del partito anti-immigrazione Lega, ha respinto gli sforzi dell’UE per gestire il flusso di arrivi e ha chiesto un approccio più duro.
“Affrontiamolo da soli”
Andrea Crippa, vicepresidente dell’università, ha detto domenica che gli sforzi diplomatici per fermare le imbarcazioni, compreso un accordo con la Tunisia, finora sono falliti.
“Dovremo affrontare la questione da soli, utilizzando i mezzi a disposizione dell’Italia”, ha detto. “Dobbiamo tornare alla politica dei rimpatri”.
Crippa, descritto da un giornale come un “bulldozer della Lega” per le sue dichiarazioni schiette, ha detto che l’Italia non ha ancora ricevuto abbastanza aiuti dall’Unione Europea. Il governo Meloni sta cercando di promuovere il rimpatrio dei migranti non idonei all’asilo, anche costruendo nuovi centri di detenzione ed estendendo il periodo di detenzione dei migranti.
Il Partito Democratico di centrosinistra, la principale forza di opposizione, ha dichiarato all’inizio di questa settimana: “Sull’immigrazione, la destra italiana ha fallito.
“Si prosegue su un percorso volutamente demagogico e cinico, ma soprattutto del tutto inefficace sia nel rispetto e nella tutela dei diritti umani sia nella tutela degli interessi dell’Italia”, ha affermato il partito.
La stampa italiana non fu meno condannante.
Il quotidiano di sinistra La Repubblica ha affermato domenica che la politica del governo sull’immigrazione non autorizzata è stata un “grave fallimento”.
Ha detto che le politiche del governo, “dal proposto blocco navale alla chiusura dei porti, dalle deportazioni di massa agli accordi con i dittatori africani, hanno portato a uno dei peggiori risultati di sempre, certamente per un governo che ha promesso di fermare le barche”.
Il quotidiano centrale Corriere della Sera commenta: “Dopo un anno al potere, Giorgia Meloni è per la prima volta come una squadra di Champions League: alla fine del primo tempo non è stato segnato nessun gol. Adesso sta per iniziare il secondo tempo e il pubblico borbotta: “Speravo per il meglio”.
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