Il sistema di identità digitale italiano ottiene un nuovo fornitore e gestore di servizi, un’autorità di certificazione Gruppo Indesi.
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) consente ai cittadini italiani di accedere a servizi online pubblici e privati. La registrazione è gestita da provider di identità digitali autorizzati e vigilati dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), e comprende società private, alcune delle quali applicano un canone per l’attivazione dell’ID.
L’agenzia ha annunciato martedì di aver approvato Intesi Group per fornire SPID come gestore di identità digitale. L’azienda milanese offre firme elettroniche, gestione dell’identità digitale e soluzioni di autenticazione. Secondo il suo sito Web, la società è certificata come fornitore di servizi fiduciari qualificati (QTSP) ai sensi del regolamento europeo eIDAS per l’identità elettronica e i servizi fiduciari.
SPID ha finora emesso 35,4 milioni di token, Secondo Per le statistiche ufficiali. Il sistema è attualmente in fase di fusione con CIE, l’ID digitale e fisico ufficiale dell’Italia, prevista nei prossimi due anni. Il governo italiano ha stanziato 40 milioni di euro (43,4 milioni di dollari) per collegare i due schemi di identità digitale del paese.
A maggio anche SPID accolto Recruiting InfoCamere, la società informatica della Camera di Commercio Italiana, nel tentativo di aumentare la portata degli strumenti di identità digitale a disposizione degli imprenditori.
Argomenti del saggio
ID digitale | Identità Digitale | Gruppo Indesi | Italia | SPID
“Appassionato pioniere della birra. Alcolico inguaribile. Geek del bacon. Drogato generale del web.”