Le inondazioni nel nord Italia hanno ucciso due persone e costretto migliaia a evacuare

ROMA, 17 maggio (Reuters) – Le catastrofiche inondazioni nell’Emilia-Romagna settentrionale hanno ucciso due persone e costretto migliaia di persone a lasciare le loro case, hanno detto mercoledì funzionari, avvertendo che il peggio potrebbe ancora venire.

“La pioggia non è ancora finita e continuerà per diverse ore”, ha detto al canale di notizie SkyTG24 il vice capo della protezione civile Diti Postiglione. “Stiamo affrontando una situazione molto complicata”.

Ha detto che mancavano molte persone, ma non poteva fornire un numero esatto. La televisione pubblica RAI e altri media hanno riferito che almeno quattro persone risultano disperse, una a Cesena e tre nella vicina Forlì.

Diversi fiumi hanno rotto gli argini in Romagna, la parte orientale della regione che si affaccia sul mare Adriatico, costringendo le persone in città come Cesena a salire sui tetti dei loro edifici, dove i vigili del fuoco li hanno soccorsi con elicotteri o gommoni.

Anche Ravenna fu pesantemente colpita.

“È stata la peggior notte nella storia della Romagna”, ha detto alla radio pubblica il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, aggiungendo che 5.000 persone sono state evacuate dalla sua città durante la notte.

“I danni a Ravenna sono irriconoscibili”.

Il primo ministro Georgia Meloni ha espresso “piena solidarietà alle persone colpite” e, scrivendo su Twitter, ha affermato che il governo sta monitorando da vicino gli eventi ed è pronto a fornire assistenza.

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In Italia sono in aumento i disastri legati al maltempo. Settimane di siccità in Emilia-Romagna hanno lasciato il territorio arido, riducendone la capacità di assorbire l’acqua e peggiorando l’impatto delle inondazioni.

Segnalazione di Alvis Armellini, Montaggio di Christina Fincher

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