Londra – Burberry sta aumentando le sue capacità produttive con l’intenzione di acquisire una fabbrica tecnica specializzata per capispalla dal suo fornitore italiano di lunga data, Pattern SpA.

Burberry sta spendendo 21 milioni di euro per l’acquisizione, che mira a “assicurare capacità, costruire capacità tecniche per l’abbigliamento esterno e incorporare ulteriormente la sostenibilità” nella sua catena del valore.

L’acquisizione mira a completare i centri di produzione di Burberry nello Yorkshire, in Inghilterra, dove il marchio cuce gabardine e realizza trench.

L’acquisizione italiana arriva pochi anni dopo l’acquisto da parte di Burberry dell’hub di pelletteria a Firenze, in Italia. Nel 2018, Burberry ha acquistato il produttore italiano CF&P e ha mantenuto il personale e gli artigiani che avevano lavorato a stretto contatto con il marchio britannico nel corso degli anni.

Burberry ha affermato di aver lavorato per quasi due decenni con Pattern per produrre prêt-à-porter di lusso, comprese trapunte e moda, presso il sito di sviluppo prodotti di Pattern a Torino, in Italia.

Circa 70 dipendenti Pattern a Torino entreranno a far parte di Burberry al completamento dell’acquisizione, prevista entro la fine dell’anno. Burberry ha affermato che Pattern continuerà a gestire parti dell’attività non incluse nell’accordo.

Jonathan Akeroyd, CEO di Burberry, ha descritto l’investimento come “un importante passo successivo per ottenere il massimo dalla nostra categoria di abbigliamento esterno. Migliorerà le nostre capacità, basandosi sulle nostre solide fondamenta nel Regno Unito, e fornirà un maggiore controllo sulla qualità, la consegna e la sostenibilità dei nostri prodotti. È uno sviluppo entusiasmante e sono lieto di dare il benvenuto a bordo ai nostri nuovi colleghi”.

Burberry ha affermato che l’acquisizione include personale, attrezzature e inventario. Le attività di nuova acquisizione rimarranno nell’attuale sede di Torino.

Burberry ha sottolineato che tutto l’utilizzo di elettricità nei suoi siti proviene da fonti rinnovabili e che l’azienda è sulla buona strada per raggiungere la neutralità del carbonio nel suo sito di Torino nel 2023.