Netflix Ho fissato il 15 febbraio come data di consegna della nuova serie originale italiana “La legge secondo Lydia Boate”, un saggio storico sulla prima donna avvocato italiana.
Sarà presentato in anteprima mondiale circa un mese dopo l’adattamento di Elena Ferrante su Netflix La falsa vita degli adulti. Con l’astro nascente italiano Matilde De Angelis, che è apparso al fianco di Nicole Kidman e Hugh Grant in “Undoing” come personaggio principale. Questo, insieme alla narrativa femminista, potrebbe contribuire a dargli una trazione internazionale.
Il procedurale in 6 puntate diretto da Mathieu Rovere e Letizia Lamartiere.
Uno degli slogan più importanti della serie è: “Se Dio volesse che tu diventassi un avvocato, non ti renderebbe una donna”.
Lidia Poët ricostruisce la vera storia di una donna italiana che nella Torino di fine Ottocento combatté una battaglia legale per poter esercitare la professione forense dopo essere stata interdetta da un’ordinanza del tribunale. Inutile ma piena di orgoglio, Lydia trova lavoro presso lo studio legale del fratello Enrico dove prepara un ricorso per annullare una sentenza del tribunale. In tal modo, è diventata la prima donna avvocato in Italia.
Pier Luigi Pasino interpreta Enrico Poët, fratello di Lidia, mentre Sara Lazzaro e Sinéad Thornhill interpretano rispettivamente Teresa Barberis, moglie di Enrico, e Marianna Poët, loro figlia. Dario Aita è Andrea Caracciolo ed Eduardo Scarpetta interpreta il giornalista Jacopo Barberis.
Matteo Rovere (“Romulus”) diretto da Letizia Lamartier (“Baby”). Prodotta da Groenlandia Shingle, la serie è scritta da Guido Iocolano, Davide Orsini, Elisa Dondi, Daniela Gambaro e Paolo Piccirillo.
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