ROMA, 23 gennaio (Reuters) – L’Italia ha festeggiato lunedì la restituzione di 60 reperti archeologici saccheggiati per un valore di 20 milioni di dollari, molti dei quali erano esposti al Metropolitan Museum of Art di New York prima che ne venisse scoperta l’origine illegale.
Tra gli oggetti che i funzionari statunitensi hanno consegnato alle loro controparti italiane a settembre c’erano “La testa di marmo di Atena”, del valore stimato di 3 milioni di dollari, e un dipinto rubato dall’antica città romana di Ercolano vicino a Pompei.
Oltre al loro valore commerciale, le opere d’arte recuperate sono di “inestimabile importanza” per l’identità storica, artistica e culturale dell’Italia, ha dichiarato in una conferenza stampa il generale Vincenzo Molinese, capo del gruppo artistico dei Carabinieri.
A settembre, l’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan ha affermato che gli oggetti d’antiquariato sono stati venduti da criminali e alcuni sono finiti nella collezione del miliardario gestore di hedge fund Michael Steinhardt.
L’Italia ha da tempo un problema con il saccheggio e il contrabbando del suo patrimonio artistico e archeologico, ma i Carabinieri insistono di essere molto efficaci nel trovare e recuperare opere d’arte rubate.
Per mostrare i loro sforzi, lo scorso anno ha aperto a Roma il Museo dell’Arte Salvata, che espone dozzine di statue, giare, cofanetti, piatti e monete in una sezione delle Terme di Diocleziano, un tempo le più grandi terme dell’Impero Romano.
Reportage di Cristiano Corvino, Sceneggiatura di Alves Armellini, Montaggio di Keith Weir
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