Rapporto ISS, due aree governative a basso rischio: sono qui

Finalmente sono qui, a un mese dall’attuazione del DBCM, che divideva l’Italia in tre parti Due regioni a basso rischio di infezioni non controllate. rapporto Monitoraggio settimanale della ISS. Altri 16 sono considerati ad alto rischio, mentre 3 sono ancora ad alto rischio. Vediamo cosa sono.

Rapporto ISS, la situazione migliora, ma non riduce la tua sicurezza

Il Primo Ministro se l’aspettava ieri sera Giuseppe Conte, Conferma l’ultimo rapporto di Istiduto Superior de Sanidez sulla progressione dell’infezione da coronavirus: i dati sono incoraggianti, ma non dobbiamo ridurre la nostra sicurezza.

La sorveglianza della ISS per il periodo 23-29 novembre, infatti, ha due facce: il fatto positivo è che due regioni hanno potuto ottenere il rischio più basso, mentre le altre 19 regioni o province autonome non l’hanno creato. Una situazione più pericolosa, quindi, “Richiede monitoraggio e cautela costanti Hai bisogno di mantenere una maggiore concentrazione Nei comportamenti“.

Come sottolinea l’ISS nel rapporto, infatti, “è necessario raggiungere una velocità di trasferimento notevolmente inferiore a 1 attraverso il confine nazionale”. Delle cinque regioni, RT ne ha ancora più di 1 (Calabria, Lazio, Molise, Toscana e Veneto).

Coronavirus, sono zone a basso rischio

In particolare, ci sono due aree a basso rischio in Italia, entrambe al sud: Basilicata e Campania. Entrambi sono attualmente nella Zona Arancione. Ad alto rischio Buglia, Sardegna e Calabria, quest’ultima misura cautelativa per mancanza di dati.

Tutti gli altri sono in moderato pericolo. Di questi ultimi, però, alcuni sono sotto sorveglianza speciale perché hanno maggiori probabilità di tornare ad alto rischio: Emilia Romagna, Marche, Molis, B.A. Trento e Veneto.

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