Dichiarazione del Gruppo delle amiche delle donne in Afghanistan

Il Gruppo delle amiche delle donne in Afghanistan esprime profonda preoccupazione per la crescente erosione del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle donne e delle ragazze in Afghanistan da parte dei talebani, anche attraverso le restrizioni in corso che limitano l’accesso delle donne e delle ragazze all’istruzione.

I membri chiedono ai talebani di revocare immediatamente l’effettivo divieto di istruzione secondaria per le ragazze in Afghanistan, in vigore da più di un anno. I membri sono profondamente preoccupati per gli sviluppi in cui le richieste della comunità hanno portato alla riapertura di alcune scuole secondarie femminili, per poi essere nuovamente chiuse con la forza dai talebani. Hanno sottolineato che la decisione dei talebani di escludere le ragazze dalle scuole non riflette i desideri e le richieste della maggioranza del popolo afgano e che rende l’Afghanistan l’unico paese al mondo che vieta l’istruzione secondaria per le ragazze.

I membri del gruppo riaffermano il diritto all’istruzione per tutti gli afgani, comprese le ragazze, e invitano i talebani a rispettare il diritto all’istruzione e a rispettare i loro impegni di riaprire le scuole per tutte le studentesse in tutto il paese senza ulteriori indugi. Hanno notato l’importanza di educare tutte le persone alla stabilità economica e hanno ribadito che l’esclusione dall’istruzione impedisce alle donne e alle ragazze di contribuire alla crescita economica e alla prosperità dell’Afghanistan in futuro. Inoltre, hanno confermato i risultati del World Economic Forum secondo cui vietare alle donne di lavorare nei settori governativi e formali ridurrebbe il PIL dell’Afghanistan di almeno 600 milioni di dollari nel breve termine e le restrizioni all’occupazione femminile nel settore privato potrebbero portare a 1,5 miliardi di dollari. Perdita di produzione entro il 2024.

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I membri del gruppo rilevano i maggiori rischi associati all’interruzione dell’accesso all’istruzione, in particolare per le ragazze, rendendole più vulnerabili al lavoro minorile, ai matrimoni precoci e forzati, nonché alle loro future opportunità economiche e, a lungo termine, le conseguenze di questo termine per una pace, sicurezza e sviluppo duraturi.

I membri del panel chiedono all’UNAMA di continuare a monitorare da vicino e riferire sulla situazione e chiedono al Rappresentante speciale del Segretario generale di continuare a impegnarsi con tutti gli attori politici e le parti interessate afghani pertinenti, comprese le autorità competenti, su questo tema, in conformità con del mandato della Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan.

Questa dichiarazione è stata approvata dai seguenti membri di Friends of Women in Afghanistan: Regno Unito, Qatar, Australia, Bangladesh, Belgio, Canada, Ciad, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Indonesia, Irlanda, Italia, Giappone e Libano. , Lituania, Norvegia, Polonia, Saint Vincent e Grenadine, Slovenia, Sri Lanka, Svezia, Turchia, Turkmenistan, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti

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