ROMA (Reuters) – Il settore manifatturiero italiano ha subito una contrazione a luglio per la prima volta in oltre due anni a causa di un forte calo della produzione industriale, secondo un sondaggio di lunedì.
L’indice S&P Global Purchasing Managers’ Index (PMI) per il settore manifatturiero italiano si è attestato a 48,5, in calo rispetto al 50,9 del mese precedente e al di sotto della soglia dei 50 che separa la crescita dalla contrazione per la prima volta da giugno 2020.
L’indice è sceso per il quinto mese consecutivo poiché il settore manifatturiero della terza economia più grande dell’Eurozona è stato colpito dall’incertezza legata alla guerra in Ucraina e dalle aspettative di un quadro economico in peggioramento.
La lettura dell’indice a luglio è stata peggiore del previsto, poiché un sondaggio Reuters su sei analisti ha fornito una previsione mediana di 49,3.
Il sottoindice per i nuovi ordini è sceso a 42,5 da 43,9, ben al di sotto della soglia dei 50 tasti e registrando un ottavo calo consecutivo.
Gli effetti di ricaduta del conflitto in Ucraina hanno influito sulle prospettive economiche nei paesi dell’eurozona, ma l’Italia finora è andata meglio di alcuni dei suoi principali partner commerciali.
L’Istat ha dichiarato venerdì che l’economia italiana è cresciuta più velocemente del previsto dell’1,0% nel secondo trimestre del 2022 e del 4,6% su base annua.
(Reportage di Angelo Amanti; Montaggio di Crispian Palmer e Toby Chopra)
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