Recensione film Futura – I giovani italiani non vedono l’ora, ma cosa?

Tutti in Italia vogliono diventare calciatori, l’adolescente si lamenta per curiosità Futura. È un problema perché l’oratore è un pugile, uno dei tanti giovani presenti nel nuovo documentario di tre registi – la più famosa Alice Rohrwacher – che viaggiano per il Paese chiedendo agli intervistati tra i 15 ei 20 anni come vedono il loro futuro.

Si scopre che sì, molti giovani italiani vogliono davvero giocare a calcio professionistico. Ma anche le tradizioni vengono capovolte. L’atmosfera è agrodolce, caratterizzata fin dall’inizio dalla paura della disoccupazione e dall’istruzione costosa. Non c’è futuro in Italia, dice uno dei relatori.

Per l’Italia, dovremmo leggere l’Occidente? Le interpretazioni degli adulti sono escluse dall’immagine. Presto introduce l’inaspettato come per dimostrare un punto. Il progetto inizia nelle prime settimane del 2020: ogni cambiamento. Tra la pandemia che da allora ha pesato pesantemente sui giovani e la crisi climatica ed economica, si può perdonare ai cittadini di Futura di essere meno coinvolti di loro.

Non ci sono mai due suoni uguali. In un’intervista di gruppo, è richiesta la fine del capitalismo. Un amico sostiene: “Il mondo senza soldi sarà speso!” I registi chiedono per alzata di mano. La risposta è nel film.

★★★ ☆☆

Nei cinema del Regno Unito dall’8 luglio

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