I revisori dei conti affermano che l’UE dovrebbe fare di più per proteggere i suoi soldi dai truffatori

Le bandiere dell’Unione europea volano fuori dalla sede della Commissione europea a Bruxelles, in Belgio, il 24 marzo 2021. REUTERS/Yves Hermann

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BRUXELLES (Reuters) – I governi della Commissione europea e dell’Unione europea non stanno facendo abbastanza per prevenire l’uso improprio dei fondi dell’UE, hanno affermato lunedì i revisori dei conti, avvertendo che gli uomini d’affari fraudolenti o corrotti potrebbero essere pagati perché così pochi sono nella lista nera.

Il rapporto afferma che gli attuali sistemi di blacklist dell’UE – istituiti nel 2016 per impedire a persone ed entità potenzialmente pericolose di ottenere fondi dell’UE – erano molto meno rigorosi di quelli utilizzati dagli Stati Uniti e dalla Banca mondiale.

Quasi tutte le 448 entità che l’UE ha bandito nel 2020 sono state eliminate a causa del fallimento, hanno affermato gli osservatori, il che avrebbe comunque impedito loro di ottenere denaro dall’UE. Solo due sono stati inseriti nella lista nera per corruzione o frode.

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Gli osservatori dell’UE hanno aggiunto nel loro rapporto che gli Stati membri dell’UE, che in realtà forniscono la maggior parte dei finanziamenti del blocco, non sono attualmente obbligati a mettere in atto sistemi di liste nere.

“La lista nera non viene utilizzata in modo efficace per impedire il pagamento di fondi dell’UE a individui, aziende o organizzazioni pubbliche coinvolte in atti illegali come frode e corruzione”, hanno affermato.

Il rapporto si concentra sui soldi spesi nel 2020, quando l’Unione Europea ha pagato circa 150 miliardi di euro (160 miliardi di dollari) del suo budget ad agricoltori, ricercatori, imprese e altri beneficiari, in linea con gli anni precedenti.

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Nessuno dei quattro paesi valutati per il rapporto – Estonia, Italia, Polonia e Portogallo – disponeva di un sistema di liste nere, afferma il rapporto.

Il rapporto ha aggiunto che la commissione di solito non ha facile accesso ai dati nazionali sui truffatori e spesso fa affidamento sulla parola dei richiedenti per fornire sovvenzioni.

Nel 2020 l’Ufficio per la lotta antifrode dell’Unione europea (OLAF) ha raccomandato il recupero di circa 300 milioni di euro di fondi UE spesi indebitamente.

(1 dollaro = 0,9371 euro)

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(Segnalazione di Francesco Guaracchio) Montaggio di Andrew Cieli

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