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ROMA, 5 apr. (Reuters) – Il premier italiano Mario Draghi ha chiesto la fine dei “crimini di guerra” in Ucraina, mentre Roma ha detto che espellera’ 30 ambasciatori russi per motivi di sicurezza nazionale.
In un discorso a Torino martedì, Drake ha invitato il presidente russo Vladimir Putin a fermare il “massacro civile”.
“Il presidente Putin, le autorità russe e i suoi militari devono essere ritenuti responsabili delle loro azioni”, ha affermato.
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Drake ha chiesto un’indagine indipendente sulla morte nella città ucraina di Pucha, che è venuta alla luce domenica, suscitando indignazione internazionale.
La Russia ha negato la responsabilità dell’assassinio di Pucha.
Drake ha affermato che l’Italia si è unita all’UE nella sua ostilità nei confronti dell’Ucraina e “sostiene con sicurezza” le nuove sanzioni imposte martedì dalla Commissione europea.
L’Italia ha precedentemente affermato di essere stato l’ultimo Paese occidentale ad espellere diplomatici russi per problemi di sicurezza dopo l’invasione dell’Ucraina a febbraio.
L’ambasciata russa a Roma ha affermato che non sono state fornite prove a sostegno dei problemi di sicurezza e che i diplomatici e le loro famiglie hanno avuto solo 72 ore per lasciare il territorio italiano.
L’ambasciatore Sergei Rashov ha avvertito che la mossa danneggerebbe ulteriormente le relazioni bilaterali e che la Russia si vendicherà.
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Reportage di Angelo Amanda Scritto da Keith Weir; Montaggio di Agnieszka Flock e Emilia Sitol-Modris
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